Unioni civili, il Ncd fa le barricate: «Serve un parere del ministro Padoan»
La calendarizzazione in aula del ddl sulle unioni civili slitta alla prossima settimana, nonostante il Pd abbia chiesto l’approdo in Aula subito. Lo ha deciso, a maggioranza, la conferenza dei capigruppo del Senato dove Ncd, con il capogruppo Renato Schifani, ha ottenuto che prima di procedere in Aula siano disponibili i dati del ministero dell’Economia sull’impatto che pensioni di reversibilità e assegni familiari avrebbero sui conti pubblici. A decidere la data di avvio dell’esame in aula, quindi, sarà la prossima conferenza dei capigruppo.
I dubbi sulle Unioni civili
In sostanza per le Unioni Civili tutto è fermo in attesa che il ministero del Tesoro fornisca una relazione tecnica sui costi di un provvedimento che legifera sulle relazioni tra persone dello stesso sesso. il ddl riguarda un tema caldo che divide la maggioranza e su cui il centrodestra fa muro. Durante la Capigruppo anche Sel aveva chiesto la calendarizzazione in aula del testo Cirinnà, ma il Nuovo centrodestra ha obiettato che il ministero dell’Economia non ha fornito la relazione tecnica per il calcolo dei costi. «Ne torneremo a parlare – ha detto ai cronisti il capogruppo di Ncd Renato Schifani – la prossima settimana in una nuova capigruppo. Serve l’acquisizione della relazione tecnica sulla copertura economica del provvedimento. Noi, comunque abbiamo dato la massima disponibilità a trovare una sintesi ma il tema della reversibilità è delicato. Ora i tempi dell’esame dipendono dal ministero del Tesoro, il ministro ha un compito molto importante». Il Pd, però, nella Capigruppo ha chiesto al centrodestra di non far slittare i tempi della discussione in attesa della pausa estiva. «Abbiamo detto – ha riferito Zanda – che non potremo aspettare oltre 48 ore, massimo tre giorni per la relazione tecnica. La commissione deve accelerare il più possibile i suoi lavori per mandare il ddl in aula già alla fine della prossima settimana. Abbiamo inoltre chiesto agli altri capigruppo che sul tema delle unioni civili non ci sia alcuna attività ostruzionistica. Che non ci sia ostruzionismo è un fatto necessario per la dignità stessa del Parlamento», ha sostenuto Zanda.