Lo decapita e getta la testa dalla finestra: accade a Derna, in Libia
Ennesimo orrore a Derna, nell’est della Libia. Secondo il sito Libya Herald un miliziano della Shura dei mujaheddin che voleva convincere un jihadista affiliato all’Isis ad arrendersi, è stato decapitato dallo stesso terrorista e la sua testa è stata gettata per strada. Il feroce assassino ha poi fatto esplodere un ordigno uccidendo tre persone tra cui 2 bambini. Secondo quanto riferiscono alcuni testimoni il jihadista, conosciuto come Abdulkarim Badr, si era nascosto in una abitazione dopo che i mujaheddin avevano preso il controllo della città a giugno cacciando in parte l’Isis. I vicini hanno avvisato i miliziani della presenza del terrorista e un componente della Shura, Shadi Al-Ghazanni, si è offerto a mediare con Badr, affermando di conoscerlo. Ma una volta che Al-Ghazanni è entrato nell’abitazione i due uomini hanno iniziato a discutere e poco dopo i vicini hanno assistito alla terribile scena: la testa del mujaheddin lanciata dalla finestra e gettata in strada. Nei minuti seguenti alla decapitazione sono stati esplosi alcuni colpi di pistola e subito dopo Badr ha lanciato un esplosivo dalla finestra uccidendo un anziano e due bambini. A quel punto sono intervenuti i miliziani che hanno preso d’assalto l’abitazione del terrorista uccidendolo.
Libia, la milizia arresta i responsabili della strage di giovedì notte
Intanto si apprende che tre persone sono state arrestate a Zuwara in Libia da una milizia locale, con l’accusa di essere responsabili della strage in mare di giovedì notte. Lo riferisce il Guardian, secondo cui sono fino a 300 le vittime. Sul barcone c’erano circa 500 persone: 198 messe in salvo. I cadaveri recuperati sono 110. Fino a 200 i dispersi. La milizia ha reso noto un comunicato nel quale spiega che gli arresti saranno «un deterrente per questo devastante fenomeno e che i suoi membri sono attivamente impegnati nel contrasto di ogni tipo di crimine» nell’area. L’iniziativa della milizia è stata chiesta a gran voce da centinaia di residenti che hanno dimostrato nelle strade della città innalzando cartelli con la scritta «Zuwara non deve essere nelle mani dei sanguisughe». La milizia ha diffuso le foto dei tre con in mano le immagini dei cadaveri dei bimbi trovati sulle spiagge. Secondo quanto si apprende, si tratterebbe di Alyasse Krshman, 21 anni, Ayou Askeer, 32, e Nasem Azzbi, 21. I tre sono stati catturati sulla base delle informazioni fornite dai sopravvissuti. Il dato dei 500 migranti a bordo dei due barconi naufragati è stato confermato anche dall’Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr).