Che novità a Napoli: torna Bassolino, il protagonista dell’incubo “monnezza”
Settembre è alle porte, e a Napoli è già partita la lunga corsa del Pd verso le elezioni Comunali di primavera con un’ipotesi ad agitare le acque: il ritorno di Antonio Bassolino. Una voce che circola già da mesi, sostenuta da una parte del Pd napoletano. Lui, l’ex sindaco della Napoli del G7, ed ex governatore della Campania per due consiliature, per ora osserva il dibattito dal suo amato Cilento, visto che è a Punta Licosa in vacanza con famiglia e nipotini, anche se non perde l’occasione di punzecchiare via social network il sindaco De Magistris. A Napoli intanto il dibattito cresce a partire dall’ipotesi lanciata da Umberto De Gregorio, deluchiano di ferro e nuovo amministratore dell’Eav, che ha lanciato l’idea che a scegliere il candidato del Pd sia un comitato di saggi composto dallo stesso Bassolino, Umberto Ranieri (ex sottosegretario agli Esteri molto legato a Napolitano) e l’ex senatrice Graziella Pagano. Una proposta che è stata vista da molti come un modo per mettere fuori gioco i tre. In realtà, spiega un renziano doc, l’ipotesi di candidare Bassolino dovrebbe passare per le primarie. E dovrebbe anche scavalcare le ipotesi di candidatura di ex fedelissimi come Andrea Cozzolino, che in questi giorni osserva il dibattito dall’estero, dove si trova in vacanza.
I possibili avversari di Bassolino
Un percorso, quello delle primarie, che, però, i vertici provinciali (il segretario di Napoli Venanzio Carpentieri lo ha già preannunciato nelle scorso settimane) e regionali del Pd stanno cercando di evitare con largo anticipo: il programma dei vertici del partito, dal segretari regionale Assunta Tartaglione al presidente Stefano Graziano, fino a Mario Casillo, il più votato alle scorse Regionali, prevede un fitto lavoro nel mese di settembre per trovare un candidato della società civile che possa unire le diverse anime del Pd ed evitare le consultazioni interne. In questo senso un nome c’è già ed è quello di Ambrogio Prezioso, presidente dell’Unione industriali di Napoli. Un tentativo che ha già una deadline: se entro fino settembre non si individuerà la figura unificante dovranno essere indette le primarie.