Il matrimonio tra Alfano e Renzi s’ha da fare. Anzi, no. Ncd nella bufera
Che fine farà il Ncd di Alfano? Andrà con Renzi , perché, come dice Cicchitto, “è una scelta ormai irreversibile”? Oppure l’ingresso nel Pd “non ci sarà mai”, come assicura il capogruppo alla Camera Maurizio Lupi? Proprio l’ex ministro ha precisato il suo pensiero in una interista a Repubblica da cui emerge una spaccatura assai netta all’interno del partito. D’altronde l’abbandono di Nunzia De Girolamo, ritornata tra le braccia di Berlusconi, ne è la conferma più evidente. Alla domanda se condivide il pensiero di Vittadini secondo il quale il Meeting non è né di centrodestra né di centrosinistra, Lupi risponde che “bisogna cambiare il modo di leggere” l’annuale appuntamento riminese e, di conseguenza, Comunione e Liberazione :” Il nostro slogan recita ‘Noi ci siamo’, contro i populismi – spiega – Quindi no, non provo alcun imbarazzo. Poi ognuno alle Politiche sceglierà”.
Ncd in imbarazzo: gli applausi di Cl a Renzi? Ci furono anche per Letta
Quanto alla calda accoglienza riservata a Renzi dal popolo di Cl, come fu per Berlusconi dei bei tempi, l’esponente del Ncd non appare sorpreso. “Ho registrato una sintonia – dice – ed é stata ribadita la giusta distanza critica dalla politica. E comunque andò così anche con Enrico Letta o Napolitano“. Insomma, meglio non farsi fuorviare da facili entusiasmi. “Fino a quando il governo farà bene le cose, resteremo alleati – sottolinea l’ex ministro -Spero quindi fino al 2018. Ma restiamo diversi e alternativi a Renzi. Se il Pd di Renzi non è invotabile, come dice Vittadini, è perché il suo riformismo si incontra con le nostre posizioni liberali e sussidiarie. Però nel Pd restano contraddizioni incredibili, con la minoranza che ostacola ogni scelta”.
Lupi: per me l’approdo nel Ppe è irreversibile
In conclusione, Maurizio Lupi vede in prospettiva “un confronto alle politiche tra socialisti riformisti e popolari”, considera l’approdo nel Ppe irreversibile, al contrario dell’alleanza con Renzi. “Anzi, auspico un sfida con Renzi alle prossime politiche”, ammette senza mezzi termini. Un’unica cosa sembra sconvolgere i suoi piani: il ticket Salvini-Berlusconi. “Se la strada è quella, si chiude la possibilità di ricostruire il centrodestra. Muore il sogno di Fi, che si accoda alla Lega”. Però, non tutto è deciso. “Finché c’è vita , c’è speranza…”.