Mafia Capitale, chiesto il processo immediato per Buzzi e Carminati
Accelera l’inchiesta Mafia Capitale. La Procura di Roma ha infatti inoltrato al gip la richiesta di giudizio immediato per Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, ritenuti dall’accusa i presunti capi del sodalizio criminale che ha lucrato su centri di accoglienza, campi rom, rifiuti e verde pubblico attraverso una fitta rete di corruttela infiltrata neghi apparati burocratici e nei livelli politico-amministrativi di Roma Capitale. Un sodalizio – secondo l’impianto della Procura che ha trovato una prima conferma in Cassazione – capace anche di imporsi con la forza e l’intimidazione tipiche della criminalità organizzata.
L’inchiesta Mafia Capitale ha portato all’arresto di 44 persone
In realtà, a conferire un connotato mafioso all’inchiesta è soprattutto la presenza di Carminati, già terrorista dei Nar con forti addentellati nella Banda della Magliana, organizzazione sgominata sin dalla seconda metà degli anni ’80. È del tutto evidente, tuttavia, che la richiesta di rito immediato (cioè andare direttamente al processo senza “sostare” nella fase dell’udienza preliminare) sta ad indicare che la Procura scommette sulla solidità di Mafia Capitale ritenendo gli elementi raccolti già determinanti sotto il profilo probatorio e quindi in grado di far ottenere la condanna degli imputati.
La vicenda ruota intorno alla rete corruttiva delle coop rosse
Oltre a Carminati e a Buzzi, il capo delle coop rosse, la richiesta di giudizio immediato riguarda tutte coloro che il 4 giugno scorso furono raggiunte da provvedimento di custodia cautelare nell’ambito della seconda tranche di arresti dell’inchiesta su Mafia Capitale. Sono 44 persone arrestate con l’accusa di associazione per delinquere ed altri reati. Tra loro l’ex capogruppo di Fi al consiglio regionale, Luca Gramazio e l’ex presidente del Consiglio comunale di Roma, Mirko Coratti del Pd. Per Carminati e Buzzi si tratta della seconda richiesta di giudizio immediato dopo quello già ottenuto nei mesi scorsi. Il gip ha infatti fissato il processo per 34 persone per il prossimo 5 novembre.