Nomadi in rivolta per il funerale del capo: Parigi si arrende ai suoi “Casamonica”
I Casamonica? Anche Parigi ha le sue gatte da pelare, al punto da aver deciso di accontentare una potente famiglia locale di nomadi per bloccare la rivolta in atto da due giorni. I nomadi che bloccavano l’A1, autostrada di accesso a Parigi da nord, hanno ottenuto dalle autorità francesi che un giovane della loro comunità arrestato per furti e violenze sia liberato lunedì per assistere ai funerali del padre. I nomadi hanno cominciato a togliere i blocchi che hanno provocato enormi disagi ai parigini nel week-end di rientro dalle vacanze. Il giovane sarà liberato per assistere ai funerali del padre, una delle quattro vittime della sparatoria di martedì scorso, sotto scorta della polizia. Durante la notte, i manifestanti avevano incendiato un’enorme quantità di pneumatici e alimentato i fuochi tagliando molti alberi che ancora ingombrano entrambe le corsie dell’autostrada.
La rivolta dei nomadi parigini
Il blocco è iniziato con una manifestazione di nomadi, che, dopo la sparatoria nel loro campo 4 giorni fa, costata la vita a quattro persone, nel campo nomadi a Roye, 100 chilometri a nord di Parigi. Un uomo, probabilmente ubriaco, aveva aperto il fuoco uccidendo un uomo, una donna e un bambino di pochi mesi. Sul posto era intervenuta la polizia, ma l’uomo ha sparato anche sugli agenti ferendone due, uno dei quali sarebbe ricoverato in ospedale combattendo tra la vita e la morte. Alla fine lo stesso aggressore era stato ferito e arrestato dalla polizia. Non si conoscono le ragioni che avevano spinto l’uomo a questa carneficina, ma si ipotizza un regolamento di conti. Gli inquirenti sono molto cauti per il momento, anche perché non è chiaro se l’individuo faceva parte o meno della comunità nomade del campo di Roye.