Berlusconi da Putin: bagno di folla, applausi, foto e schiaffo alle sanzioni

12 Set 2015 9:09 - di Fulvio Carro

Berlusconi da Putin. Un omaggio alle vittime italiane nella guerra di Crimea a Sebastopoli, una degustazione di vini nella più grande cantina del mondo, una visita al palazzo Livadia che ospitò la conferenza di Yalta e un caloroso bagno di folla: sono le tappe della lunga giornata trascorsa dal Cavaliere insieme all’amico Vladimir Putin in Crimea, dopo due giorni a Sochi. Si tratta della prima visita di un ex capo di governo europeo dopo l’annessione da parte di Mosca della penisola sul Mar Nero, che ha fatto scattare il primo pacchetto di sanzioni occidentali contro la Russia e creato un clima da nuova guerra fredda.

 Berlusconi da Putin, un successo e uno schiaffo alle sanzioni

Un successo per il leader del Cremlino, come sottolinea la ribalta mediatica riservata all’ evento, che apre tutti i tg della sera. Berlusconi da Putin non è un caso, una visita a sopresa, con l’ex premier italiano che si è lasciato alle spalle la riforma del Senato e i problemi di politica. Il viaggio del Cavaliere a Mosca è stato letto anche come un’operazione diplomatica, che consente al leader russo di rompere ulteriormente l’isolamento internazionale per la crisi ucraina. La giornata dei due leader, vestiti in modo informale, è cominciata con la deposizione a Sebastopoli di una corona di rose rosse al memoriale eretto nel 2004 per ricordare i soldati del Regno di Sardegna caduti nella guerra di Crimea (1853-1856), dove combatterono con gli Alleati contro la Russia. «Se vuoi, possiamo realizzare qui un parco dove ciascun soldato abbia il proprio nome, ma ci deve aiutare il museo dell’artiglieria di Torino», ha suggerito Putin. «Grazie, spasibo», ha risposto Berlusconi. Poi la coppia si è spostata a bordo di un grande elicottero bianco vicino a Yalta: prima al palazzo di Massandra, una residenza di caccia dello zar Alessandro III, e poi alle cantine omonime, fondate nel 1984 dal principe Golitsin: sono le più grandi del mondo, con le loro 500mila bottiglie. Putin e Berlusconi si sono fermati davanti alla collezione di vini prodotti nella seconda guerra mondiale e soprattutto davanti a bottiglie vecchie di oltre due secoli. Il momento clou è stato il bagno di folla durante la passeggiata sul lungomare di Yalta, quando entrambi sono stati accolti calorosamente da residenti e turisti, con applausi, foto e strette di mani. Putin si è fatto immortalare con una bimba, mentre Berlusconi ha scherzato avvicinandosi a un uomo con una grande pancia e rimproverandolo in inglese «too big». Era da tempo che non si vedeva il Cav così sorridente e felice. E’ seguita una nuova parentesi legata alla storia del Belpase: in un caffè all’aperto i due leader hanno incontrato i rappresentanti della diaspora italiana, di una comunità di Cherson, che hanno contestato di non essere stati inclusi nel decreto firmato da Putin nel 2014 sulla riabilitazione dei gruppi etnici della Crimea vittime di purghe e deportazioni staliniane. Ma il presidente russo ha reagito prontamente promettendo una modica della legge per inserire anche gli italiani.

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