Immigrati, ondata senza fine. La Ue ne vuole ricollocare 120mila
Immigrati, è allarme rosso in Europa in vista del vertice straordinario tra i capi di Stato e di governo del prossimo 14 settembre. Fonti europee hanno anticipato che la Commissione Ue ha intenzione di proporre 120mila ricollocamenti di immigrati intra-Ue in aggiunta ai 40mila già pianificati per Italia e Grecia, includendo anche l’Ungheria. Si apprende anche che Bruxelles contatterà le autorità di Praga per avere informazioni su quanto sta accadendo dopo la pubblicazione di foto di immigranti marchiati sul braccio col pennarello dalla polizia.
Riunione straordianaria del governo francese
La situazione alle frontiere preoccupa in modo sempre più serio i governi. Il presidente francese Francois Hollande ha deciso di convocare “tutti i ministri coinvolti” nella gestione della questione immigranti per una riunione straordinaria. Dal canto suo, Matteo Renzi mette subìto le mani vanti: quella degli immigrati “non è solo un’emergenza, continuerà a lungo”. Serviranno “settimane e mesi e richiede un approccio globale europeo”: così il presidente del Consiglio in una conferenza stampa con il premier maltese Joseph Muscat a Firenze. Anche Federica Mogherini interviene sul tema . “Spero ci sia una consapevolezza ormai condivisa tra tutti i 28: non è possibile ritardare un’azione che è urgente e dev’essere comune a tutti i e 28 gli stati membri”. L’alto rappresentante , risponde così a chi chiede se la Ue possa entrare in una ‘nuova fase’ sull’ immigrazione. Poi ricorda che la Commissione, dopo la Strategia di maggio scorso, “sta preparando un nuovo pacchetto di proposte che arriverà presto, nei prossimi giorni”.
Anche in Bulgaria un muro anti immigrati
Anche la Bulgaria ha cominciato a blindare la frontiera. Il ministro dell’interno Rumjana Bacvarova ha detto che è stata completata la costruzione dei primi 20 km della barriera “difensiva” anti immigrati lungo la frontiera con la Turchia. La lunghezza totale, ha precisato il ministro citato dai media serbi, sarà di 130 km, e per la fine dell’autunno sarà portata a termine la metà dell’opera.Il ministro dell’Interno ha precisato che il 95% dei migranti che arrivano in Bulgaria – in prevalenza da Siria, Afghanistan e Iraq – soddisfa le condizioni per l’ottenimento dello status di profugo. Il governo di Sofia, ha ancora detto Bacvarova, sta esaminando la possibilità di aprire altri sei centri di accoglienza per la registrazione dei migranti.