Immigrati violenti tra risse, minacce e aggressioni: paura in tre città
Sos sicurezza: ancora una volta la cronaca riporta come a minarne le fondamente siano immigrati violenti, profughi ospitati nelle nostre strutture, dove risedono da tempo, magari in nome dello status di rifugiato o in attesa che venga accolta la domanda di asilo. Succede a Perugia, a Milano, a Roma, ovunque: il comune denominatore è sempre lo stesso, la minaccia straniera all’ordine pubblico.
Immigrati violenti: il caso di Perugia
E allora, solo per citare gli ultimi episodi in ordine di tempo, basterà citare il caso riportato da il Giornale secondo cui, dopo giorni di atteggiamenti molesti e aggressivi indirizzati a danno di diversi dipendenti di un supermermarket di Perugia, un immigrato nigeriano di 21 anni, è arrivato a minacciare clienti e commericanti che gli capitavano a tiro. «Datemi i soldi, o vi sgozzo» avrebbe intimato il profugo agli sfortunati presenti. «La sua petulanza – scrive il Giornale – aveva reso necessario l’intervento della polizia già nei giorni precedenti, ma martedì si è arrivati al limite. I commessi del supermercato, infatti, vista l’insistenza con cui l’immigrato chiedeva soldi ai clienti, hanno invitato il profugo ad andarsene, altrimenti avrebbero chiamato la polizia. Come poi è avvenuto». Solo che la’rrivo delle forze dell’ordine non ha minimamente calmierato la situazione, anzi… «Mentre cercavano di sedarne le intemperanze – scrive il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti – infatti, il profugo ha cominciato ad urlare ed inveire contro gli agenti. Poi, ha anche colpito uno di loro con un colpo al volto. A quel punto la polizia non ha potuto che portare l’immigrato in Questura per formalizzare le denunce per minacce gravi e resistenza a pubblico ufficiale. Chissà se riuscirà lo stesso ad ottenere lo status di profugo»…
Milano, violento litigio tra un indiano e un filippino
E purtroppo non è ancora tutto. Da Perugia a Milano, infatti, e solo stando alle ultime ore, la cronaca metropolitana ha registrato l’ennesima lite violenta tra immigrati, dall’esito molto grave. Uno dei due litigasnti, allora, è stato praticamente sventrato con un coltello dal suo coinquilino e, dopo esser stato operato più volte, è ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Niguarda di Milano. Motivo della lite: una paio di scarpe troppo puzzolenti. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, infatti, è stata questa la causa di un violento litigio scoppiato martedì mattina attorno alle 6.15 tra un indiano di 47 anni e un filippino di 19 anni, entrambi regolari e senza precedenti, residenti al primo piano di un appartamento in via Livigno 26 a Milano. L’indiano avrebbe rimproverato il ragazzo filippino per l’eccessivo odore delle sue scarpe, e il diciannovenne, a sua volta, avrebbe reagito brandendo un coltello da cucina e colpendolo più volte. Avvisati dai vicini di casa, allertati dalle urla, i carabinieri hanno trovato l’uomo riverso per terra in un lago di sangue, con ferite gravissime su tutto il corpo. Il giovane è andato più volte in arresto cardiocircolatorio e i medici sono riusciti a salvarlo, anche se la prognosi resta ancora riservata. Il filippino è stato trovato nel solaio della casa, dove si era rifugiato per cambiarsi gli abiti sporchi di sangue. È stato arrestato per tentato omicidio e portato nel carcere di San Vittore.
Rissa tra operatori turistici a Roma
E non poteva mancare certo Roma nel triste elenco delle città teatro di immigrati violenti e rissosi. Così, anche i Carabinieri della Stazione Roma San Pietro, in collaborazione coi Carabinieri del 8° Reggimento Lazio, hanno fatto sapere di aver arrestato tre persone, due egiziani e uno afgano, rispettivamente di 35, 31 e 25 anni, con l’accusa di rissa, resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Tutti già noti alle forze dell’ordine, lavorano come operatori turistici, per varie agenzie in zona San Pietro, proponendo ai vacanzieri in visita nella città eterna tour nella Capitale o biglietti salta fila per l’ingresso ai musei Vaticani. I Carabinieri li hanno notati in Piazza Pio XII, mentre si colpivano con calci e pugni a seguito di una lite nata, verosimilmente, per contendersi dei clienti presenti in zona. I militari sono intervenuti per sedare la rissa, ma i tre, invece di calmarsi, hanno pensato bene di opporre resistenza e di aggredire gli agenti. Dopo l’arresto, i tre operatori turistici, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati accompagnati presso i propri domicili, in attesa del rito direttissimo. Poco dopo, sempre nei pressi di via della Conciliazione, un altro operatore turistico, un indiano di 28 anni, è stato denunciato a piede libero per porto abusivo di armi, poiché trovato dagli stessi Carabinieri in possesso di un coltello a serramanico che è stato sequestrato. Una spirale senza fine, quella innescata da immigrati violenti, che tiene strette nella sua morsa le nostre relatà cittadine, sempre più difficili e ostili.