L’ironia di Putin sugli Usa: «Non hanno altro da fare che parlare di me?»
Le fonti ufficiali confermano l’incontro: Vladimir Putin e Barack Obama si vedranno lunedì a New York a margine dell’assemblea generale dell’Onu, dove il presidente russo torna dopo dieci anni. Epperò, intorno al colloquio scoppia anche un incidente diplomatico, che la dice lunga sui rapporti tra le due superpotenze: la Casa Bianca ha sostenuto che l’incontro era stato chiesto, per altro con una certa insistenza, da Mosca; “niente di più falso e scorretto”, è stata la replica arrivata dal Cremlino, dove non hanno alcuna intenzione di passare per quelli che stanno col cappello in mano.
L’ironia di Putin sugli Usa
«Forse in America non hanno nient’altro da fare che parlare di me», ha scherzato Putin nel corso di un’intervista all’emittente Usa Cbs, quando il conduttore ha fatto notare come il presidente russo sia spesso al centro di discussioni negli Stati Uniti. Da parte sua, Putin si è detto «curioso di cosa succede» negli Usa perché «l’America esercita un’enorme influenza nel mondo intero». L’hanno presa invece molto seriamente al Cremlino, dove senza giri di parole hanno bollato come «non vera» la ricostruzione fornita dal portavoce della Casa Bianca Josh Earnest, secondo il quale a chiedere l’incontro di lunedì sarebbe stato Putin. Non solo, Mosca non ha nascosto neanche il proprio risentimento per come Washington ha violato le regole della diplomazia, rendendo pubblici i dettagli della preparazione del vertice, che dovrebbe vertere sulle questioni della Siria e dell’Ucraina.
Incidente diplomatico tra Casa Bianca e Cremlino
«Le dichiarazioni di Josh Earnest sul fatto che il presidente russo Vladimir Putin voleva un incontro con il presidente Barack Obama e ha chiesto ripetutamente per ottenerlo non sono vere», ha spiegato il consigliere diplomatico del Cremlino Iuri Ushakov, che, dopo che la parte americana ha deciso di «condividere la sua versione che distorce quanto successo», ha deciso di raccontare «cosa è realmente accaduto». Secondo la versione russa, l’amministrazione Usa ha inviato a Mosca una proposta il 19 settembre indicando due date, il 28 o il 29 settembre, e il Cremlino ha scelto la prima. «Se i rappresentanti americani vogliono conoscere i dettagli della preparazione dell’incontro a New York – ha aggiunto ancora Ushakov – possono chiedere al segretario di Stato Usa John Kerry, che è a conoscenza di chi, come e quando sono iniziati i preparativi preliminari per un possibile incontro». «Ci aspettiamo che i nostri partner americani – ha quindi concluso il consigliere diplomatico di Putin – abbiano un approccio più discreto e professionale a questioni del genere».