Mentre Marino sprofonda, il Pd a Roma parla di centurioni e caldarrostai
Nei giorni in cui Ignazio Marino viene sbeffeggiato da mezzo mondo per le parole di Papa e di monsignor Paglia, mentre sta crollando tutto e fioccano le richieste di dimissioni immediate, in Campidoglio scoprono chi sono i veri nemici di Roma. E – sorpresa delle sorprese – si viene a sapere che a distruggere l’immagine della Capitale sono i centurioni e i caldarrostai. Sì, proprio così, sono loro che fanno sprofondare la città, non certo Marino che si imbuca nei viaggi del Pontefice.
Centurioni e caldarrostai sott’attacco del Campidoglio
«Il problema “centurioni”?», ha detto l’assessore alla Legalità, Alfonso Sabella mentre fuori dal Palazzo si alzava l’urlo “andatevene” rivolto a Marino e alla sua giunta, «Stiamo vedendo come risolverlo, pensiamo addirittura di vietarli. Loro in questo momento sono considerati come artisti di strada ma tanto artisti non mi sembrano». E ancora: «Occorre regolamentarli oppure dovremo rinunciare a questa attrazione folkloristica nella nostra città. Roma ha bisogno di decoro, non solo in vista del Giubileo ma soprattutto per i cittadini romani che ci vivono». Dal presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi è arrivato invece l’attacco ai caldarrostai. A chi le chiedeva come verranno gestite le postazioni di vendita di caldarroste nel periodo dell’Epifania a piazza Navona ha detto: «Stiamo lavorando per capire in quale modo evitare che i caldarrostai si spostino in occasione di festività particolari. Normalmente sulla piazza ce ne sta uno solo ma durante la festa della Befana le tre bancarelle che solitamente stanno nelle vie limitrofe si spostano sulla piazza. Questo non deve accadere». Tutto a posto, quindi. Cancellati caldarrostai e centurioni Roma tornerà grande.