Migranti, 4 cadaveri su un gommone. Ma gli sbarchi continuano senza sosta

1 Set 2015 14:43 - di Bianca Conte

Migranti morti, ennesima, tragica ricorrenza del fenomeno: i cadaveri di quattro clandestini sono stati trovati su un gommone soccorso da una nave della Marina militare a circa 50 miglia dalla Libia; le altre 112 persone a bordo sono state salvate.

Migranti, 4 vittime su un gommone

Ancora vittime in mare. Ancora sacrifici umani addebitabili all’inarrestabile traffico di migranti saldamente in mano agli scafisti. Ancora speculazioni ideologiche e inadempienza politica alla base dell’incapacità europea, prima, interna poi, di gestire il fenomeno migratorio in crescita esponenziale, che però fa riferimento a strutture e mezzi inadeguati e ormai al collasso endemico da troppo tempo. L’ennesima dimostrazione della drammaticità della situazione in corso è quest’ultima “tragedia del mare”. In un primo intervento di soccorso, la nave della Marina militare Cigala Fulgosi ha salvato 109 profughi che si trovavano su un barcone. Subito dopo è cominciato il soccorso ad un secondo gommone, dove sono stati recuperati i 112 migranti e i quattro corpi senza vita. Intanto, tra salvataggi in  mare aperto e sbarchi. Assistenza e smistamento, altre carrette. Altri gommoni. Altre imbarcazioni di fortuna sono pronte a salpare e a prendere d’assalto le nostre coste, a rischiare, se non proprio a compromettere, la vita dei migranti a bordo. Ecco, allora, riassunta di seguito la situazione in corso in queste ore.

Migranti: ecco cosa sta succedendo

1) Primo sbarco di migranti anche in Abruzzo, a Ortona (Chieti), dove tre ghanesi e due ivoriani, tutti maggiorenni, sono approdati a bordo del posatubi Crawler, un convoglio della Micoperi battente bandiera panamense. I 5 si trovano attualmente in un centro d’accoglienza a Schiavi d’Abruzzo (Chieti). Sulla vicenda non c’è un’inchiesta giudiziaria, le dinamiche sono state subito chiarite: i clandestini si sono nascosti in Costa d’Avorio, ad Abidjan, nella stiva della nave, dove sono rimasti nascosti per circa una settimana, fino al 4 agosto, quando, in navigazione, finiti i viveri che avevano a disposizione, si sono fatti scoprire dall’equipaggio, che li ha nutriti e ha provveduto alle loro esigenze fino all’arrivo ad Ortona. Secondo i primi accertamenti, non c’è traccia di alcun genere di pagamento del trasporto come quelli che avvengono nelle imbarcazioni degli scafisti.

2) Sempre più famiglie, con bimbi piccoli e neonati al seguito tra i profughi al Brennero. Un centinaio di migranti ogni giorno passa alla stazione ferroviaria di Bolzano durante il loro viaggio verso nord. «Il numero da alcuni mesi è stazionario. È invece sensibilmente aumentato il numero delle famiglie, con bambini e anche neonati», ha spiegato Roberto Defant dell’associazione Volonatarius che, assieme a numerosi volontari, ha garantito assistenza ai migranti durante tutto il periodo estivo.

3) Nuovi fermi di scafisti. Tra i 415 migranti giunti nel porto di Taranto a bordo della nave di Medici Senza Frontiere Phoneix, gli agenti della Squadra Mobile hanno individuato e arrestato tre presunti scafisti accusati di favoreggiamento all’immigrazione. Si tratta di due cittadini libici di 44 e 42 anni e un cittadino di nazionalità marocchina 36 anni. Sono stati scoperti grazie alle testimonianze di alcuni profughi.

4) Maroni: «Parole, parole parole, fatti zero». Così il governatore della Lombardia ha commentato il dibattito in Europa sul tema dell’immigrazione, che in questi giorni vede su posizioni distanti, in particolare, Germania e Gran Bretagna. «Mentre gli immigrati continuano ad arrivare a migliaia ogni settimana – ha detto Maroni – dall’Europa arriva solo un bla bla bla. Bisogna passare dalle parole ai fatti, se no si tratta solo un inutile chiacchiericcio, ma senza alcun risultato».

5) Duro anche il commento alla situazione proposto dall’azzurra Daniela Santanché intervenendo ad Agorà estate su Rai3. «Nessuno gode del fatto che qualcuno muoia nel Mediterraneo. Quei due coniugi italiani uccisi mi pesano un po’ di più sulla coscienza. Non c’è volontà politica per risolvere la situazione. A Pianosa gli immigrati non darebbero fastidio alle nostre persone: si fa un’identificazione veloce e se sono clandestini vengono rispediti. Forse non c’è la volontà politica di risolvere la situazione perché con i clandestini si guadagna. Il Cara di Mineo va chiuso subito». Lo afferma Daniela Santanchè, deputato di Forza Italia, intervenendo ad Agorà estate su Rai3.

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