«Non moriremo renziani»: guerra ai traditori per ricostruire il centrodestra
È guerra al “mercato dei senatori” intrapresa dagli esponenti azzurri contro i fuoriusciti. Anche il Movimento Cinque Stelle scende in campo depositando un esposto in Procura in merito all’ipotesi di una “compravendita”. Una battaglia a cui Forza Italia intende andare fino in fondo lanciando anche una campagna sul web “basta traditori”. L’iniziativa, pensata dal movimento giovanile del partito, mostra una foto del premier Matteo Renzi con la scritta “non moriremo renziani” e l’hashtag “oratoccanoi”. A scagliarsi contro gli ormai ex colleghi di partito è Giovanni Toti, il consigliere di Fi e governatore della Liguria: «Grazie ai voti di Berlusconi sono arrivati in Parlamento. Entrano ed escono dai gruppi. Non chiedo coerenza ma almeno un po’ di ordine mentale». Necessario, indispensabile per ricostruire il centrodestra.
Il centrodestra contro il “mercato dei senatori”
La prossima settimana il Cavaliere ha intenzione di incontrare deputati e senatori per provare a rassicurare sul futuro del partito e serrare le file: gli addii non portano via nessun voto. Nonostante l’assenza di Berlusconi dalla scene il partito arriva al 15%. Stando ai focus riservati che girano ad Arcore, il ritorno sulla scena del Cavaliere farebbe crescere il consenso di almeno 6 punti. Il centrodestra unito può vincere. Ma «E’ vergognoso lo spettacolo che si sta consumando in queste ore con i traditori che diventano comunisti per una poltrona. Tutti, dal primo all’ultimo, miracolati di Silvio Berlusconi. Ciò che più mi preoccupa non sono questi voltagabbana, bensì quanti in Forza Italia stanno coperti e silenziosi aspettando l’evolversi degli eventi, per poi decidere in maniera opportunistica cosa fare», afferma Simone Furlan, leader dell’Esercito di Silvio. «Io credo – prosegue – occorra una grande operazione verità, bisogna gridare al mondo quello che è stato fatto al nostro leader, dalle condanne inventate ai giochini di palazzo di Giorgio Napolitano, fatti ormai accertati, fino ad una legge Severino applicata solo a lui. Tutti fatti che hanno portato a uno sbriciolamento del centrodestra tutto. E’ un miracolo che FI sia al 15% con un leader perseguitato e silenziato. Questo è il momento del coraggio. Vediamo chi davvero si riconosce in Silvio Berlusconi e in quello che egli rappresenta per l’Italia, ovvero un simbolo nella lotta per la libertà. Da qui deve ripartire il centro destra, tutto il resto è noia!»