Obama “unfit”: la strategia USA in Siria sta miseramente fallendo

19 Set 2015 6:00 - di Redazione

Quanti sono i famosi ribelli siriani finanziati e addestrati dagli Usa per contrastare l’avanzata dell’Isis (ed opporsi ad Assad)? Attualmente non più di 4 o 5. La sconcertante rivelazione è stata fatta davanti alla Commissione Difesa del Senato americano dal Gen. Lloyd Austin, capo del CENTCOM (il Comando Unificato del Dipartimento della Difesa che coordina i teatri di guerra iracheno e siriano).
Il Generale, convocato per rispondere dello scandalo scatenato da un’inchiesta del Daily Beast, secondo cui il CENTCOM avrebbe manipolato i report consegnati alla Casa Bianca per dimostrare che le operazioni contro l’Isis progredivano, ha dovuto ammettere che la strategia degli Stati Uniti in Siria sta miseramente fallendo.

Solo 4 o 5 i ribelli siriani addestrati dagli USA contro l’ISIS

Quando la senatrice repubblicana Deb Fischer – si legge su “il Giornale” – ha chiesto direttamente all’alto ufficiale quanti fossero i ribelli addestrati e impegnati in combattimento contro l’Isis, nessuno dei senatori presenti avrebbe mai immaginato quello che il militare ha risposto: “è un numero piccolo quello che attualmente è in grado di combattere, stiamo parlando di 4 o 5”. Dei migliaia di combattenti che gli americani pensavano di aver reclutato e addestrato, non c’è traccia.

Gli Usa operano in Siria con due programmi di addestramento di ribelli anti Isis e anti Assad

Un secondo, autorizzato dal Senato e organizzato dal CENTCOM che prevede un impegno di spesa di 500.000 dollari l’anno (per tre anni) per armare e addestrare 15.000 combattenti (5.000 l’anno) dalla Turchia.
Nei primi dieci mesi invece dei 5.000 soldati previsti pronti per combattere sul terreno, gli Usa ne hanno 5, e non è solo una questione di “zeri”. Nella sua audizione, il Gen. Austin ha in realtà riconosciuto che se il programma in Siria va a rilento, in Iraq i risultati sono evidenti; e “anche se l’Isis è ancora in grado di condurre attacchi e incitare al terrore, la capacità complessiva dell’organizzazione è stato ridotta”.

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