Oltre il ridicolo, tutto il Pd ai piedi di Gassmann: «Un grande con la scopa»

2 Set 2015 15:50 - di Mauro Achille

Se c’è un modo per ridicolizzare i politici, Zingarettti c’è riuscito. La sua esternazione sull’impresa di pulizie firmata Alessandro Gassman la dice lunga sulla proverbiale coda di paglia di cui soffrono alcuni politici che, invece di fornire esempi di saggezza amministrativa e di capacità di governo, si rifugiano dietro gli esempi degli altri.  “Alessandro Gassman è stato davvero un grande, perché in un momento nel quale prevaleva il senso distruttivo ha avuto il coraggio di andare controcorrente mostrando un forte senso civico testimoniando che l’impegno individuale può cambiare le cose. Da romano gli dico grazie, da cittadino gli faccio i complimenti per il suo coraggio”. Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha commentato il gesto del noto attore che, mantenendo un impegno preso nelle scorse settimane, ha ripulito con le sue mani la strada della Capitale dove abita.

Zingaretti definisce “un grande” l’attore romano

Ora che un cittadino famoso di fronte allo spettacolo indecoroso che offre ormai la Capitale, con le strade invase dalla sporcizia, i cassonetti stracolmi di rifiuti che l’Ama fatica a svuotare, il degrado dilagante in ogni angolo della Città Eterna, imbracci una scopa e si metta a pulire la strada dinanzi casa, con tante di telecamere e paparazzi che ne immortalano il “coraggioso gesto”, ci può anche stare. Nel senso civico di chi non se ne sta lì a guardare che l’immondizia avanzi e a lamentarsi, si racchiude, in fondo,  anche un moto di protesta nei confronti di chi ha ridotto la città in questo modo. Ma che il presidente della Regione che pure in materia di rifiuti qualche competenza ce l’ha (si pensi alle decisioni in materia di discariche, inceneritori, gassificatori etc.), si esalti in lodi sperticate verso l’attore senza riflettere sulle responsabilità politiche che lo riguardano, è davvero il colmo.  E’ un cercare alibi. Un nascondersi. Un chiamarsi fuori. Vecchia storia questa della sinistra che , quando viene presa con le mani nel sacco, si difende attaccando gli altri oppure inscenando la ridicola manfrina sulle qualità della società civile. Sorge spontanea una domanda: a quando l’invito di Zingaretti rivolto all’attore romano per consegnargli una medaglia? Al valor civile, ovviamente.

 

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