Per adesso Renzi ha aumentato le tasse, lo dicono i numeri. Poi si vedrà
Il premier show promette il sole, la luna, l’universo interno. Garantisce che con lui pagherermo meno, pagheremo tutti. Ma intanto le tasse le ha aumentate, quasi in silenzio. Però promette che le diminuirà. Una sceneggiata sulla pelle della gente. «Esilarante: il governo Renzi smentisce il governo Renzi. E ci dice che la pressione fiscale nel triennio 2015-2018 passa dal 43,7 del 2015 al 44,2 del 2016 e al 44,3 nel 2017 e nel 2018 (si legga pagina 45 del dossier pubblicato dal servizio Bilancio del Senato sulla Nota di aggiornamento al Def)». Lo afferma Renato Brunetta, capogruppo Fi alla Camera.
I tagli di Renzi e l’aumento delle tasse
«Il che vuol dire – prosegue – che i tanto sbandierati tagli di tasse di Renzi si trasformano in aumenti di tasse. Quello che noi dicevamo dal primo giorno, vale a dire che questo governo è fatto di imbroglioni. Che significa ridurre le tasse a questo o a quello se poi le aumenti a tutti gli altri? Sarebbe ora di finirla. Imbroglioni!»
«Gli 80 euro? Il Governo si è già ripreso tutto con gli interessi», ha detto a sua volta Ugo Cappellacci, coordinatore regionale azzurro. «Nonostante i proclami e la propaganda, gli italiani possono giudicare benissimo se con il centrosinistra al governo abbiano pagato più o meno tasse rispetto a prima». In Sardegna, tanto per citare un esempio, la sinistra ha deciso l’aumento dell’Irap, che nella precedente legislatura era stata ridotta del 70%.