Riforme, il M5S attacca Benigni: «Perché ora taci?». E la rete si scatena

21 Set 2015 17:08 - di Ezio Miles

Fare l’apologia della “Costituzione più bella del mondo” è bello. Ma quando non costa nulla è ancora più bello ( e soprattutto comodo). E così Roberto Benigni si guarda bene ora dall’attaccare Renzi e il “mostro costituzionale” in gestazione. A lanciare l’attacco ci pensa il senatore M5s Vito Crimi: “Roberto Benigni dove sei? Roberto, dì qualcosa”. Lo chiama in causa dalla sua pagina di Fb per rimproverarlo del suo silenzio sulla riforma costituzionale del governo e chiede ai chi lo legge di commentare. E la rete risponde in massa, si scandalizza, ironizza, lo attacca anche se Crimi, per prudenza, avverte: “I commenti offensivi saranno rimossi”. “Nemmeno tre anni fa presentavi con emozione al grande pubblico ‘La più bella del mondo’, la nostra Costituzione… e adesso? Adesso che un governo illegittimo e la sua maggioranza di comparse arroganti, eletti con una legge incostituzionale, tentano di trasformarla in un mostro costituzionale, dove sei? Adesso che mirano a demolire uno dei fondamenti della nostra Repubblica, la democrazia… dove sei?” chiede Crimi al Benigni premio Oscar. La provocazione non passa inosservata: i follower di Crimi commentano e il suo post viene anche ripreso dalla pagina Fb dei senatori M5s. “Dove sei??? Sei diventato come Johnny Stecchino?” ironizza Angelo: “Benigni servo anche lui delle lobby” lo insulta Marco, “Colluso” lo bolla un altro Angelo; “Certo c’è lo chiediamo anche noi mortali dove sei Benigni; quando il problema era Berlusconi stavi sempre a parlare ora che il problema è quello che prima era il tuo sindaco della tua città che sta facendo morire la speranza..”. Maria allarga il tiro: “Solo lui? e i girotondini?”, Enrico aggiunge “quelli che scendevano in piazza, il popolo viola, le femministe, i centri sociali arrabbiati… dove cazzo sono andati tutti?”. Marco si ricorda della sua intervista a Ballarò “in cui diceva testualmente: ‘Dobbiamo cedere un po’ della nostra sovranità all’Europa'”. Nicola si dispiace:”da uno che aveva preso in braccio Berlinguer non me lo sarei mai aspettato…”. In realtà, da uno che prese in braccio Berlinguer, ci si si può ben aspettare, oggi, che non voglia disturbare il manovratore Renzi.

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