Ritocchi Ue alle quote: ecco i numeri. All’Italia spettano 15.600 migranti
Saranno 15.600 i richiedenti asilo ricollocati dall’Italia, sui 120mila previsti dalla nuova proposta della Commissione Ue. Questi si aggiungono ai 24mila del precedente schema di maggio e portano il totale a 39.600 profughi su 160mila. El Pais ha anticipato i numeri del piano, che costerebbe 780mln di euro e prevederebbe l’assegnazione del 60% dei 120 mila rifugiati da ricollocare – presenti in Italia, Grecia e Ungheria – a Germania (31.433), Francia (24.031) e Spagna (14.931). Il piano sarà discusso in un vertice straordinario dei leader europei che dovrebbe svolgersi la prossima settimana.
Merkel: chi non ha bisogno di protezione tornerà indietro
Angela Merkel ha tenuto una conferenza stampa sull’emergenza profughi e ha avvertito: chi non ha bisogno di protezione tornerà indietro. “Sono lieta – ha aggiunto – del fatto che la Germania sia diventata un Paese, che le gente collega a un luogo in cui si vuole andare a vivere, soprattutto se si pensa alla nostra storia. Lo trovo commovente”. Berlino interverrà con un totale di 6 miliardi di euro a favore della massa di migranti che in questi giorni sta entrando nel Paese: ai 3 miliardi di euro già annunciati per gli stati ed i comuni se ne aggiungono altri 3 per programmi federali di assistenza. Intanto il commissario Ue all’Immigrazione, Dimitris Avramopoulos, boccia l’idea di riformare gli accordi di Schengen: “Schengen è la conquista più grande dell’Ue, non è il problema. Se mettiamo in pratica tutti gli strumenti che prevede, l’Europa sarà più sicura e coerente e non avremo bisogno di barriere”.
Cameron: noi accoglienti, ma solo coi profughi del Medio Oriente
Il premier britannico David Cameron ha predisposto a sua volta un piano di accoglienza per i profughi in arrivo dal Medio Oriente: il Regno Unito accoglierà 20mila profughi siriani entro il 2020 e per sostenere questo sforzo economico il governo di Londra utilizzerà una parte del budget previsto per la cooperazione internazionale. Cameron ha ribadito che l’accoglienza britannica si rivolge ai profughi che arrivano dai campi profughi dell’Onu in Medio Oriente e non alle migliaia di migranti che sono entrati in Europa negli ultimi mesi. Questo per evitare, nell’intenzione del governo di Londra, l’aggravarsi delle crisi umanitarie spingendo altri a compiere i pericolosi viaggi via mare e terra. ”Continueremo a far vedere al mondo che questo Paese è in grado di mostrare una straordinaria compassione, che difende i nostri valori e aiuta chi ha bisogno”.