«Chi, se non io?»: Berlusconi pronto a sfidare Renzi e guidare il centrodestra
Tra Forza Italia e Lega non corre buon sangue. Si registra un battibecco al giorno, come nelle coppie scoppiate. La parte del nervoso la sta facendo Salvini. Intima a Silvio di chiarire «cosa vuole fare da grande, altrimenti il treno passa e andiamo avanti da soli». Specifica che un’alleanza non l’ha prescritta certo il dottore, e poi basta con tutte queste oscillazioni del Cav su Renzi, sulla Merkel, sull’Europa… Tra i «berluscones» qualcuno si offende. «Non può rivolgersi a noi in questo modo», reagisce Osvaldo Napoli, che per Silvio si taglierebbe una mano. Altri (Daniela Santanché) si preoccupano dei danni politici. Altri ancora, come il governatore della Liguria Toti, sollecitano la convocazione urgente di un tavolo delle opposizioni dove mettere ordine nelle idee e, se possibile, anche un po’ di pace. Ma la tensione non si smorzerà finché non verranno rimosse le cause.
Berlusconi considera se stesso eterno e imprescindibile, per nulla desideroso di mollare lo scettro a Salvini.
Il quale aveva proposto un ticket col Cavaliere, salvo poi rendersi conto che Berlusconi è d’accordissimo, ma solo a patto di comandare lui. Di qui la delusione e le scintille. «Chi, se non io?» A scommettere di nuovo su se stesso, Silvio è giunto per esclusione. Pensa che contro Renzi nessuno potrebbe avere più chance. Tantomeno Salvini. Lo confortano i sondaggi di Euromedia Research (gli unici di cui veramente si fida): il leader della Lega attrae, è vero, ma altrettanto respinge. Le ragioni del successo tra gli scontenti sono le stesse per cui Salvini spaventa il popolo dei moderati. Ormai ha raggiunto il top, non può crescere oltre. Va dicendo Berlusconi (pare l’abbia ripetuto in questi giorni a Putin): «L’unico capace di battere la sinistra è ancora questo vecchietto di quasi 80 anni…». Inesauribile.
Berlusconi, per colpa della condanna Mediaset, non si può candidare.
O meglio: gli sarà consentito di tornare m pista solo tra due anni e mezzo. I suoi avvocati hanno fatto i conti, Berlusconi potrà usufruire della riabilitazione, espressamente prevista dalla legge Severino, nella primavera 2018, giusto alla fine di questa legislatura. Ne deriva che, per essere lui lo sfidante di Renzi, Silvio dovrà incrociare le dita. E sperare che il governo, pur traballante, arrivi in fondo alla legislatura. Lo si legge su “la Stampa”