Tragedia in Egitto, uccisi 12 turisti scambiati per terroristi dell’Isis
Un tragico errore. I soldati del Cairo hanno per sbaglio fatto fuoco su un convoglio di turisti messicani, con le loro guide, scambiandoli per miliziani dell’Isis. Secondo il primo bilancio, le vittime sono 12 ed i feriti 10, tra messicani ed egiziani.La prova della tensione cui sono sottoposte le truppe egiziane, sotto la minaccia dello Stato islamico. «Mentre stavano cenando, tre aerei da combattimento dell’esercito hanno cominciato a sparare e lanciare missili sui veicoli. Erano completamente carbonizzati. Alcuni hanno cercato di scappare ma i militari li hanno inseguiti aprendo il fuoco su chiunque fuggisse» racconta al El Mundo una fonte del tour operator dei turisti uccisi.
Turisti uccisi per errore, si apre un’inchiesta
I turisti uccisi per errore nel deserto egiziano erano entrati in un’area vietata, si giustifica la portavoce del ministero del Turismo egiziano, Rasha el Azaizi, all’agenzia Mena. Stavano viaggiando in auto senza licenza, ha precisato Azaizi, aggiungendo che nessun tour era stato autorizzato nell’area dagli organi competenti. Il ministero ha costituito una sala operativa per seguire gli sviluppi e ha aperto un’inchiesta. Saranno addirittura intraprese azioni legali contro la compagnia turistica che ha organizzato il tour.
Il tour operator: non era un’area vietata
Secondo il dipendente della società organizzatrice, che ha richiesto l’anonimato, la maggioranza dei turisti proveniva dal Cile. Il gruppo “stava viaggiando seguendo un consueto itinerario che va dal Cairo all’oasi di Bahariya (a 350 km a sudest della capitale egiziana). Dovevano passare la notte in un hotel di Bahariya, ma si sono fermati 100 km prima dell’oasi”. Durante la sosta, spiega ancora la fonte al sito del quotidiano spagnolo, i turisti sono scesi dai 4 suv per la cena. La società nega che si trattasse di una zona proibita ai civili e che si trovassero in un’area di attività terroristiche. “E’ l’area dove spesso facciamo brevi soste prima di andare a Bahariya. Non è vietata come è stato detto”, ha aggiunto la fonte, secondo la quale solo due degli autisti e guide egiziani sono sopravvissuti all’attacco, uno dei quali è in condizioni critiche.