Bufera sul Comune di Bologna: 56mila euro per finanziare film porno

1 Ott 2015 17:18 - di Laura Ferrari

Bologna, città gaudente per definizione, non si fa mancare nulla. Neanche i finanziamenti pubblici per i film porno. Sembra una delle tante bufale che circolano sul web, ma è la cronaca di quanto accaduto con “Io Porno”, laboratorio di autoproduzione pornografica per donne, lesbiche e trans che si è tenuto il 26 settembre al Centro delle Donne di Bologna. Laboratorio pagato, a tutti gli effetti, dal Comune di Bologna. Il Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne, che l’associazione Orlando gestisce da anni in convenzione con l’amministrazione comunale, ha ricevuto infatti quest’anno un finanziamento di 56mila euro «da impiegare nelle attività a sostegno del pensiero e del protagonismo femminile nella società». Inclusi appunto i film a luci rosse.

Fratelli d’Italia risponde con la campagna “Povera Patria”

Un finanziamento che ha scatenato l’indignazione di Fratelli d’Italia. «In Italia 4 milioni di famiglie sono povere – scrive sulla sua bacheca Facebook Giorgia Meloni – e centinaia di migliaia di aziende chiudono anche per colpa di uno Stato vessatore che con le tasse ha messo in ginocchio un intero popolo. Nella nostra Terra ci sono persone che non hanno un tetto sotto il quale dormire, che vivono in roulotte o in cantine, che rinunciano a mangiare per pagare le tasse. Questo non è degno di una nazione civile. Ed è ancora più indegno leggere che alcuni sindaci, come quello di Bologna, usano i soldi versati con sacrificio dai cittadini, per finanziare iniziative come “io porno” laboratorio per l’autoproduzione pornografica per donne lesbiche e trans. Verrebbe da sperare a uno scherzo di cattivo gusto, invece purtroppo è la realtà e fa ribrezzo». Da qui l’annuncio della nuova iniziativa del partito della destra italiana. «Domenica 4 ottobre Fratelli d’Italia sarà in piazza a Roma per lanciare la campagna “Povera Patria”, che nei prossimi mesi coinvolgerà tantissime città italiane». «Raccoglieremo generi alimentari e di prima necessità – prosegue l’appello della Meloni – per aiutare i nostri connazionali in difficoltà, che Istituzioni come il Comune di Bologna dimenticano perché non fanno parte di lobby. Cittadini italiani il governo e la sinistra fanno finta di non vedere perché non sono immigrati, non appartengono a gruppi di potere e parlano la nostra lingua. Si parte dal mercato di via di San Teodoro: domenica mattina sarò lì anche io. Vi aspetto».

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