Il Cav a Firenze l’8 novembre fa infuriare Salvini: «Vieni a Bologna»
Matteo Salvini forse non l’ha visionato, ma a dar retta al sito ufficiale, almeno al momento, Forza Italia non ha in calendario alcun evento per il prossimo 8 novembre a Firenze. L’ultima volta che gli “azzurri” sono stati avvistati in Toscana in una pubblica manifestazione è stato il 25 luglio in quel di Marradi, centro della provincia fiorentina. Lì, prima di attovagliarsi a cena davanti ad antipasto toscano, tagliatelle fatte a mano con ragù di carne arrosto girato allo spiedo aromatizzato con contorno di patate al forno, latte brulè, caffè, acqua e vino, il tutto al modico costo di 20 euro a persona, tre dirigenti berlusconiani – Mugnai, Tanti e Guriolisi – relazionarono sul tema “Un’altra Italia per l’unità della Nazione”.
Salvini teme il controevento di FI: «Berlusconi sbaglia a snobbarci»
Da allora non si registrano più movimenti di truppe forziate in Toscana, la terra di Denis Verdini, l’ex-braccio destro di Berlusconi messosi in proprio per sostenere il corregionale Matteo Renzi. Ma qualcosa deve pur bollire in pentola se l’«altro Matteo», cioè Salvini, ha avvertito la necessità di intimare un vero e proprio altolà al Cavaliere fortemente indiziato di voler organizzare un controvento rispetto alla kermesse leghista fissata appunto l’8 novembre prossimi a Bologna. «Ho sentito che Forza Italia l’8 novembre, in concomitanza con la nostra manifestazione a Bologna, vuol farne una a Firenze – è stato l’incipit del leader leghista dai microfono di radio Padania -. Sbagliano e sbaglia Berlusconi se ci va. Bologna è aperta a tutti e in primis a Fi. Ma – ha concluso – se vogliono vedere chi porta più gente in piazza facciano…».
Se confernato, sarà un derby dell’Appennino tutto politico
Piccole scintille, certo, da cui è improbabile possa divampare un incendio in grado di incenerire un’alleanza così collaudata come quella tra Forza Italia e Lega Nord. Ma i tempi cambiano e la logica del sorpasso e del controsorpasso nei sondaggi ha la sua forza. Nessuna meraviglia, dunque, se l’alleanza abbia ormai assunto una caratteristica di concorrenzialità tra i due partiti, a maggior ragione dopo la svolta “nazionale” del Carroccio. Insomma, dopo il derby dell’Appennino tra Fiorentina e Bologna prepariamoci ad assistere a quello tutto politico tra Berlusconi e Salvini a chi meglio riempirà di pedone le due piazze. E vinca il migliore.