Cittadinanza facile agli immigrati: alta tensione alla Camera, proteste e striscioni
Il voto finale sulla cittadinanza facile agli immigrati ci sarà martedì prossimo ed è prevista anche la diretta tv che riguarderà le dichiarazioni finali di voto. La tensione è altissima. «La cittadinanza è un passo per l’integrazione ma al tempo stesso non può essere considerata come una porta girevole di un albergo che basta spingere per poter entrare», ha dichiarato Ignazio La Russa. «Devono esserci condizioni serie per acquisirla. Ben più serie di quelle finte che la sinistra sta cercando di mettere in questa legge pur di regalare a chiunque il diritto di essere italiano. La cittadinanza è prima di tutto un atto d’amore».
Cittadinanza facile, La Russa si imbavaglia
La polemica cresce. E lo stesso Ignazio La Russa, durante la seduta, prima si è imbavagliato e poi, in segno di protesta, ha abbandonato il confronto. «Non posso intervenire adeguatamente su 4 emendamenti migliorativi. È giusto lasciare l’aula». La decisione di abbandonare l’aula, salutando con un vistoso gesto della mano a mo’ di ciao, è arrivata dopo una serie di proteste di La Russa per il contingentamento dei tempi e per le reiterate richieste inevase di intervenire. «Credo che la situazione sia inadeguata alla discussione di un testo tanto importante. I nostri sono pochi tentativi di migliorare la legge su temi centrali, ma non ci si ascolta». Quindi La Russa si è imbavagliato con un fazzoletto, rivolto alla presidenza, poi ha annunciato la scelta di abbandonare l’aula e il ruolo di relatore di minoranza del provvedimento.
La presa di posizione di Giorgia Meloni
«La sinistra vuole regalare la cittadinanza italiana a tutti e svendere l’appartenenza a una Nazione, a una storia e a una cultura», ha affermato Giorgia Meloni. «Fratelli d’Italia è contraria ad ogni automatismo, perché per noi l’Italia è di chi la ama. La cittadinanza va riconosciuta solo a chi abbia dimostrato di volerla, abbia completato la scuola dell’obbligo e sia pienamente integrato. Siamo disponibili a confrontarci sulla possibilità di modificare l’attuale legge solo a partire da questi elementi».
La protesta della Lega in Piazza Montecitorio
«Stanno svendendo la nostra cultura e le nostre tradizioni per regalare la cittadinanza facile agli immigrati» e guadagnarci politicamente. La Lega ha protestato davanti la Camera dei Deputati con uno striscione con su scritto “Cittadinanza per gli immigrati, svendete il paese per un milione di voti”. Molti deputati della Lega hanno partecipato alla manifestazione a partire dal capogruppo Massimiliano Fedriga che era stato espulso dall’Aula durante il dibattito sul ddl: «Le forze che sostengono la legge, Pd in primis stanno solo cercando di crearsi un nuovo bacino elettorale, perché evidentemente gli italiani non li votano più».