Dire «capra» alla Boldrini costa 15 giorni di punizione, il gesto osceno 5
Duro attacco dei deputati leghisti Massimiliano Fedriga e Gianluca Pini a Laura Boldrini. L’ufficio di presidenza della Camera ha comminato ai due esponenti del Carroccio 15 giorni di sospensione per le proteste durante l’esame del ddl sulla cittadinanza. Si tratta della massima sanzione prevista dal regolamento della Camera.
La protesta contro la Boldrini
Ma cosa hanno fatto i due deputati per meritare una “pena” tanto dura? I leghisti contestavano a Boldrini di non aver concesso l’esame di più emendamenti e più tempo per intervenire sul ddl cittadinanza. Nell’ambito delle proteste Fedriga, una volta espulso dall’Aula, non ha lasciato l’emiciclo, occupandolo, e Pini ha urlato alla presidente «Non capisci un c…. Vattene, incapace. Capra». «Pini paga il fatto di aver offeso la persona sbagliata. Se si punissero tutti quelli che offendono i colleghi in Aula l’emiciclo resterebbe vuoto…», ha commentato il deputato Davide Caparini, lasciando la riunione dell’ufficio di presidenza della Camera.
Sanzionate solo le proteste in Aula?
«Al Senato, per un gesto sessista che ha tenuto occupate le prime pagine dei giornali per giorni, il presidente Grasso ha dato cinque giorni di sospensione ai due azianotti guasconi. Alla Camera, invece, per aver dato dell’incapace e ignorante alla Boldrini, la stessa mi rifila 15 giorni di sospensione», ha commentato Pini, chiedendosi se c’entri «qualcosa il fatto che abbia denunciato pubblicamente il suo rifiuto a dirci quanto costa la sua struttura faraonica e quanto prendono i suoi amichetti e le sue amichette assunte dall’esterno?». Secondo Fedriga, poi, «è chiara la missione del presidente della Camera: vuole silenziare la Lega». «Boldrini – ha aggiunto il capogruppo del Carroccio – non è un presidente super partes, non rispetta i regolamenti, ma solamente gli interessi del suo schieramento politico».