Don’t touch gender. Sotto attacco un consigliere di Fratelli d’Italia (video)
Insultato, messo all’indice per aver osato contrastare l’ideologia gender nella rossa Romagna. È successo a Matteo Montevecchi, giovane consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, primo firmatario di una mozione per contrastare l’ideologia gender sul territorio comunale.
La prepotenza gender
Neanche a dirlo la mozione è stata sonoramente bocciata con il voto contrario del Pd, Cinquestelle, lista civica “Una Mano per Santarcangelo” e Sinistra unita (Sel e Rifondazione). Battaglia dura per Montevecchi visto che a Santarcangelo qualche mese fa, prima della doccia fredda della Consulta, è stata approvata la trascrizione dei matrimoni gay contratti all’estero. Il sindaco, di provata fede progressista, ha giustificato il provvedimento citando la frase di Papa Francesco sugli omosessuali.
Gli attacchi a Montevecchi
Ma quel che è peggio è che il consigliere comunale di Fratelli d’Italia ha dovuto subire il linciaggio verbale dei colleghi con buona pace del nome del sedicente pluralismo democratico. «Oltre all’ignoranza plateale sul tema tender – ha denunciato Montevecchi – va sottolineata la strafottenza dei consiglieri nei confronti di chi, come il nostro movimento, lotta per difendere semplicemente ciò che ci è stato consegnato. Risate, sfottò, battute ironiche tutte dedicate al sottoscritto. E perfino l’invito a fare l’eremita per non rompere più le palle». Attacchi trasversali da minoranza e maggioranza culminati con il rimprovero di un assessore che ha accusato l’esponente del partito di Giorgia Meloni di aver pronunciato le parole “utero in affitto” parlando del libro dal titolo Perché hai due papà, distribuito in molte scuola d’Italia.