«È finito l’incubo di Marino, ora tocca al centrodestra trovare l’intesa»

31 Ott 2015 9:29 - di Gabriele Alberti

«La tragedia-sceneggiata di Marino si è ormai consumata. Ha mentito a tutti: alla città, perché palesemente inadeguato per fare il sindaco; sulle vicende della sua Onlus per la quale è indagato; sulla questione delle fatture e degli scontrini per i quali è sotto accusa. Ha fallito e con lui fallisce il Pd. Il commissario Orfini ha garantito per Marino, lo ha sorretto, ha scelto assessori-propaganda, ha fatto rivivere quelli che fecero crescere ai tempi di Veltroni il debito di Roma e puntato su personaggi rivelatisi incapaci che hanno litigato con tutti. Orfini ha trascinato tutto il partito nel suicidio dietro il sindaco. La Capitale d’Italia è stata mortificata e umiliata». È l’analisi di Maurizio Gasparri della farsa che ha scandito i tempi della fine dell’era Marino.

La sfida del centrodestra

Ora tocca al centrodestra riorganizzarsi. «La sinistra è esplosa in mille pezzi, ma il centrodestra ora si compatti e non commetta errori, lavorando con serietà alle soluzioni per i gravi problemi che stanno soffocando Roma: immigrazione selvaggia, sicurezza, campi nomadi, periferie, Giubileo, corruzione, abusivismo, asili nido, pulizia urbana, trasporti, povertà. Per risolvere la crisi di Roma non servono volti e nomi, ma occorrono una visione chiara, una buona dose di coraggio e tanta coerenza». È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli. «Non ci servono altri salti nel buio, candidati che non sanno se essere sostenuti dalla sinistra o dalla destra e che non saprebbero come schierarsi sulle partite più importanti. Non servono inciuci, né tantomeno disegni neocentristi. Occorrono rabbia verso chi ha ridotto così la capitale e amore nel desiderio di ricostruirla». Fratelli d’Italia Alleanza nazionale «rivendica con orgoglio la sua opposizione in Campidoglio e gli esposti alla Procura su “scontrinopoli” che hanno consentito di terminare un vero e proprio incubo».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *