Giulia Bongiorno: “Chi viene aggredito in casa propria ha il diritto di reagire”

24 Ott 2015 5:30 - di Redazione

Sui social ha lanciato una proposta per allargare la legittima difesa. Alla stampa ha ripetuto più volte: “Chi viene aggredito in casa propria ha il diritto di reagire”. L’avvocato ed ex parlamentare Giulia Bongiorno ha una visione chiara sulla questione della legittima difesa: chi vede minata la propria sicurezza, può reagire. La proposta – Dopo i fatti di Vaprio d’Adda, dove un pensionato ha ucciso il ladro albanese che si era introdotto in casa sua, la Bongiorno, che è stata anche l’avvocato di Raffaele Sollecito, è scesa in campo per far valere le sue idee.

Bongiorno: “La sicurezza non ha colore, non è di destra o di sinistra”

Poi però, precisa: “La legittima difesa, in qualsiasi forma, non può e non deve diventare mai licenza di uccidere”. Come scrive Il Giorno, la soluzione proposta dall’avvocato è semplice: “Chi entra in casa d’ altri per rubare o per violentare deve accettare la conseguenza che la sua violenza può corrispondere ad un atto di violenza da parte dell’ aggredito”. L’attuale sistema prevede che, prima di poter aggredire i ladri, il soggetto debba valutare la situazione e, solo se assolutamente necessario, scegliere di difendersi colpendo l’aggressore. “E poi, se colpisci l’ intruso con un oggetto contundente o con un’arma devi dimostrare che l’ oggetto impiegato era adeguato alla minaccia e che l’aggressore, effettivamente, stava per colpire”, precisa la Bongiorno che non condivide quanto previsto dal Codice Penale. “È per questo che chiedo una modifica dell’ art.52, perché sia stabilito che chi viene aggredito può difendersi”, si legge su “Libero“.

Le vecchie regole andavano bene per la società di qualche decennio fa.

Quella in cui le famiglie erano più numerose e la difesa poteva essere collettiva. Ora, sempre più anziani o giovani studenti vivono da soli ed essere aggrediti diventa più facile. Per questo l’avvocato sostiene che:”La gente compra allarmi, mette grate. Vive con la preoccupazione. Ma io sono convinta che questo allargamento della legittima difesa funzionerebbe anche da deterrente per i malintenzionati. Oggi nessuno si aspetta che il padrone di casa reagisca. Un domani potrebbero doversene preoccupare”.

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