Il delirio della Castaldini: «Ncd in forma smagliante, per Berlusconi è la fine»
Rieccola, Valentina Castaldini, la fedelissima di Alfano. Per lei l’Ncd è vivo e vegeto mentre stanno morendo gli altri partiti del centrodestra. «Berlusconi in piazza con Salvini confermerebbe la fine di Forza Italia, il vuoto di idee di un partito che non riesce ad ammettere il totale fallimento di promesse mai mantenute e la sua deriva estremista, con l’appoggio a posizioni lepeniste e antieuropeiste», dice la Castaldini. «L’esatto contrario del Ppe, dei cui valori il Nuovo Centrodestra è totalmente permeato. Forza Italia, invece, ha fatto solo passerella al recente congresso a Madrid».
Dalla Castaldini a Pizzolante, “quant’è bravo Renzi”
La Castaldini continua quindi la sua crociata a favore di Renzi. Anzi, sembra proprio una militante del Pd. La strategia di avvicinamento ai “democratici” viene confermata da un altro deputato Ncd, Sergio Pizzolante: «È il momento di chiudere tutte le vecchie sigle centriste, Ncd, Udc e Ap, per un elemento politico nuovo che unisca i moderati e che abbia Renzi, senza una confluenza nel Pd, come alleato». E alla domanda se oggi sia necessario, sulla scia dell’alleanza costruita da Scelta civica, avere un centro che si ponga a sostegno delle riforme del governo Renzi Pizzolante conferma l’opportunità, già avanzata da Fabrizio Cicchitto e da «una parte di Ncd», di un’alleanza strutturale con il premier, con «un centro-centro-sinistra» in vista delle prossime politiche e con un Italicum che «va cambiato». Per Renzi «è necessario avere una forte area moderata, che faccia al suo interno le primarie e scelga una sua leadership», sottolinea Pizzolante.