Anche James Bond rischia lo sfratto: Londra vuole vendere la sede dell’MI6
La scure della crisi, in Gran Bretagna, non risparmia neanche James Bond: per fare cassa, il governo britannico potrebbe vendere le sedi storiche dell’MI5 e dell’MI6, i leggendari servizi segreti di sua maestà, nelle cui file milita anche 007.
James Bond a Whitehall, come un ministeriale qualunque…
Affacciate sul Tamigi, le sedi dei servizi britannici rappresentano immobili di assoluto pregio, per un valore stimato di decine di milioni di sterline. Soldi che il governo punta a far arrivare nelle casse dello Stato, mettendo sul mercato sia Vauxhall Cross, dove ha sede il servizio di spionaggio per l’estero dell’MI6, sia Thames House, casa dei servizi dell’MI5 per il controspionaggio e per la sicurezza nazionale. In questo quadro, i funzionari dell’intelligence che lavorano nelle due sedi verrebbero trasferiti nelle ordinarie sedi ministeriali di Whitehall, dove si trova la gran parte dei dicasteri.
Le indiscrezioni della stampa britannica
A diffondere l’indiscrezione sulle intenzioni del governo è stata la stampa britannica, precisando che, per ora, la possibilità della vendita è solo allo stadio di «proposta», ma che non ci sarebbe da stupirsi nel vederla trasformata in realtà: si tratterebbe di una scelta coerente con la vendita ai privati di altri “gioielli” pubblici, dall’Old war office all’Admiralty arch. Anche perché nei piani del governo vi sarebbe un articolato progetto di decentralizzazione degli edifici pubblici dal centro verso la periferia, con un netto risparmio sugli affitti e sul traffico del centro cittadino.