L’Isis distrugge l’Arco di Trionfo di Palmira, opera romana di 2000 anni fa
Ancora distruzioni a Palmira. Militanti dell’Isis hanno fatto saltare in aria l’Arco di Trionfo, vestigia di epoca romana di almeno duemila anni. Lo riferisce il sovrintendente alle antichità siriane citato da Skynews.
Palmira, su Twitter le foto della distruzione dell’Arco di Trionfo
Khaled Al Homsi, archeologo e attivista dei diritti umani, ha twittato una foto del monumento prima che fosse distrutto dall’Isis, indicando con dei segni rossi le parti dell’arco che non esisterebbero più: la sommità centrale e quella dei due archi laterali. I militanti dell’Isis hanno preso possesso del sito archeologico nel maggio scorso, facendone un simbolo del loro odio contro l’Occidente e le sue vestigia considerate sacrileghe. Nell’agosto scorso avevano raso al suolo tre tombe a torre costruite tra il 44 e il 103 dopo Cristo. Poco prima era stato distrutto anche il Tempio di Bel, uno dei più importanti edifici del sito archeologico siriano dedicato al dio Bel, l’equivalente del dio Zeus per i greci e Giove per i romani, risalente al I secolo d.C.. Il 19 agosto i miliziani hanno decapitato l’archeologo Khaled Assad, responsabile del sito di Palmira. La sua testa era stata appesa ad una colonna romana. Tanto la cittadella che le rovine di Palmira sono considerate “patrimonio universale” dall’Unesco che definisce la distruzione dell’Arco di Trionfo «un atto di guerra». Prima dell’inizio della guerra civile, nel 2011, Palmira attirava circa 150mila turisti l’anno.