L’Onu si sveglia: ok alle operazioni Ue contro gli scafisti sulle coste libiche
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato la risoluzione per autorizzare l’operazione dell’Unione europea contro gli scafisti e i trafficanti di migranti e rifugiati nelle acque internazionali al largo della Libia.
La risoluzione ha ottenuto 14 voti a favore e un astenuto, il Venezuela. Dopo un lungo negoziato, la Russia ha dato il via libera al testo, sotto l’ombrello del Capitolo 7 della Carta Onu, che non esclude come ultima ratio l’uso della forza militare contro gli scafisti. Il Consiglio di Sicurezza autorizza l’Unione Europea e i singoli Stati per un periodo iniziale di un anno ad «ispezionare e sequestrare i barconi che si trovano in acque internazionali al largo delle coste libiche quando vi siano fondati motivi di credere che sono o saranno utilizzati per il traffico di migranti». «Ulteriori azioni nei confronti delle navi ispezionate, compresa l’eliminazione, saranno prese – scritto nella risoluzione con la quale viene dato il via libera alle operazioni – in conformità con il diritto internazionale e con la dovuta considerazione degli interessi dei terzi che hanno agito in buona fede».
E la prima reazione alla risoluzione Onu contro gli scafisti arriva dalla Russia: «Ci aspettiamo che chi metterà in pratica quanto previsto nella risoluzione adottata dal Consiglio di Sicurezza Onu sui trafficanti di migranti rispetterà alla lettera le leggi del mare ed eviterà qualunque interpretazione espansiva della stessa», avverte Vitaly Churkin, rappresentante della Russia.
«La risoluzione è molto chiara», ha poi precisato l’ambasciatore russo. Churkin non ha partecipato alla riunione che ha approvato la risoluzione Onu contro gli scafisti e ha inviato al suo posto un funzionario della missione permanente al Palazzo di Vetro.