Migranti, esodo incessante e caos in Europa. Merkel: «No a false soluzioni»
Il flusso dei migranti verso l’Europa non accenna a diminuire. A migliaia si stanno riversando dalla Serbia in Croazia, sperando di raggiungere l’Europa occidentale, nonostante la decisione dell’Ungheria di chiudere il suo confine con la Croazia. Poco dopo la mezzanotte la polizia ungherese ha tirato un recinto di filo spinato su un passaggio sul confine con la Croazia, dove sono passati circa 140.000 migranti da metà settembre. La Croazia ha sottolineato di voler reindirizzare i migranti verso la Slovenia che, a sua volta, ha però sospeso il traffico ferroviario regolare con la Croazia in previsione del flusso. Come riferiscono i media, un primo autobus carico di migranti e’ giunto stamane al valico croato-sloveno di Gruskocje. Le autorita’ di Lubiana, in previsione di un accresciuto flusso di profughi, hanno deciso di sospendere il regolare traffico ferroviario con la Croazia, cosi’ che i migranti non possono viaggiare in treno. L‘Ungheria, per ragioni umanitarie, ha fatto passare anche dopo la mezzanotte alcune centinaia di migranti giunti alla frontiera di Botov pochi minuti prima della chiusura con l’ultimo treno proveniente da Tovarnik. A bordo tante famiglie numerose, bambini piccoli, alcuni dei quali in precarie condizioni di salute.
Merkel: No alle false soluzioni alla crisi dei migranti
Angela Merkel non intende proporre “false soluzioni alla crisi dei migranti”. E’ quanto ha detto la stessa cancelliera al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, precisando che la Germania può controllare i suoi confini ma non chiuderli completamente. Le migliaia di nuovi arrivi ogni giorno stanno mettendo a dura prova la capacità della Germania di accogliere rifugiati e migranti, ha spiegato Merkel, sottolineando che non intende promettere “false soluzioni” perché non durerebbero due settimane, non risolverebbero il problema e creerebbero la più grande delusione. Invece, “sto lavorando con tutte le mie forze per trovare soluzioni sostenibili, che non dipendono solo da noi tedeschi e richiedono tempo”, ha concluso la cancelliera. Intanto si ripete il dramma delle carrette della morte nel Mediterraneo. Almeno 12 migranti sono morti nel naufragio di un’imbarcazione mentre tentavano di raggiungere l’isola di Lesbo, in Grecia. Lo riferisce l’agenzia turca Anadolu spiegando che altre 25 persone sono state tratte in salvo.