Musulmano mangia carne di mucca e viene linciato. Ma non fa notizia
Quell’episodio di violenza inaudita ha fatto discutere tutto il mondo. Ma molti lì, in India, sono rimasti zitti, come se non fosse accaduto niente: un musulmano è stato linciato perché accusato di aver mangiato carne di mucca. A linciarlo senza un briciolo di pietà è stato un gruppo di estremisti indù in Uttar Pradesh. Sono “militanti” che si oppongono alla macellazione dei bovini considerati sacri per la religione induista. Di fronte a tutto ciò, dopo un lungo silenzio il premier indiano Narendra Modi ha definito come «infelice» il linciaggio. Sì, solo «infelice».
Il musulmano linciato e l’indifferenza indiana
In un’intervista a un quotidiano bengalese, il leader indiano ha detto che l’incidente di Dadri (in cui è morto Mohammad Ikhlaq) e la cancellazione di un concerto di un famoso cantante pachistano a Mumbai sono episodi «infelici e indesiderabili» aggiungendo che «il suo governo non ha nulla a che vedere con essi». Ha accusato le forze dell’opposizione di fomentare le tensioni tra le minoranze per avere il loro voto. È stato il primo commento diretto del primo ministro sulla scioccante uccisione del musulmano che ha scatenato le proteste di diverse personalità della cultura (tra cui anche Salman Rushdie) preoccupate per il degrado del pluralismo. Finora una trentina di scrittori hanno restituito i premi ricevuti da una prestigiosa accademia letteraria. Il leader del Bharatiya Janata Party (Bjp), a cui sono affiliati movimenti come lo Shiv Sena, era stato criticato per il suo silenzio sui recenti episodi di violenza.