Il Pd di Renzi in coma profondo: a Napoli i sondaggi lo danno al 14%
Movimento Cinque Stelle primo partito. Luigi Di Maio l’avversario da battere. Bene Gianni Lettieri (meglio di Mara Carfagna), non bene il centrodestra. Va male il centrosinistra, Antonio Bassolino non sfonda. Luigi de Magistris tiene ed è più che mai in gioco. È il quadro che emerge dal sondaggio Ipr-Marketing per “Il Mattino”. Manca ancora molto alle elezioni ma la gara per Palazzo San Giacomo è già iniziata ed è quanto mai incerta. Gli elementi di riflessione sono molteplici. Uno su tutti riguarda gli schieramenti tradizionali: centrosinistra e centrodestra non monopolizzano più lo scenario, anzi i candidati «liberi» dai partiti appaiono più competitivi: è il caso del grillino Di Maio e di de Magistris ma pure di Gianni Lettìeri che ottiene un gradimento maggiore se sondato come indipendente. Antonio Bassolino non sfonda, anzi…
70 per cento dei napoletani contrari a candidatura di Bassolino
Le intenzioni di voto raccolte da Ipr-Marketing dicono che Di Maio è il candidato più forte. O, meglio, dicono che con Di Maio in campo i grillini vanno sicuramente al ballottaggio come primi (30 per cento). Il suo avversario sarebbe Lettieri (26). Terzi ex aequo (al 21) Bassolino e de Magistris. Premesso che alle elezioni mancano ancora otto mesi, va detto che tra i candidati le distanze non sono abissali: pochi punti separano l’uno dall’altro, con l’eccezione del solito Di Maio che in un secondo scenario, quello con la Carfagna al posto di Lettieri, distanzial’exministro del centrodestra di sette punti (31 a 24). Ma in questo caso de Magistris sarebbe terzo da solo con Bassolino ultimo.
Di Maio davanti a tutti nei sondaggi per il dopo De Magistris
Il terzo e il quarto scenario cambiano il quadro perché non c’è Luigi Maio ma mister (o miss) «ics». In entrambi i casi ad andare al ballottaggio, ma da primo, è il candidato del centrodestra, che sia Gianni Lettieri (28 per cento) o Mará Carfagna (26). Cambia però il competitor al secondo turno arriverebbe de Magistris che nelle intenzioni di voto stacca Bassolino di un paio di punti. Solo ultimo sarebbe il candidato (oggi anonimo) del Movimento Cinque Stelle.
Pd a Napoli è alla percentuale choc del 14%
I partiti: c’è un Pd che non traina e che a Napoli appare in seria difficoltà fermandosi al 14 per cento, quanto la lista arancione di Luigi de Magistris, un punto in meno di Forza Italia ma un abisso di fronte al boom del Movimento Cinque Stelle che le intenzioni di voto raccolte da Ipr-Marketing danno al 32 per cento. Il centrosinistra a oggi non va oltre il 21 per cento se si sommano il 14 dei democratici e le percentuali attribuite ai possibili alleati: Idv, Verdi, Centro democratico e Psi messi insieme fanno il 5 per cento. Se si considera un 2 per cento che potrebbero portare in dote altre forze il centrosinistra si fermerebbe al 21. Quanto il solo Pd ha ottenuto alle regionali di giugno e lontanissimo dal 40 per cento delle europee del 2014. Decisamente poco e non può consolare il fatto che il centrodestra non faccia meglio. Semmai, c’è un pareggio. Nel centrodestra Forza Italia si mantiene, con il 15, intorno alla percentuale delle regionali e con il 5 di Fratelli d’Italia e 1% di altri partiti tocca il 21. Due punti sotto ci sarebbero le liste di de Magistris.