Ecco la “Roma ripulita” di Marino: tangenti per il Giubileo. Tre arresti
C’era anche la prima gara assegnata per il Giubileo fra quelle finite al centro di un giro di tangenti che, a Roma, ha portato all’arresto di due imprenditori e un funzionario del Comune. I tre, posti ai domiciliari, avevano messo in piedi un sistema per condizionare l’assegnazione degli appalti e, in particolare, alcune gare per la manutenzione e la sorveglianza delle strade della grande viabilità della città.
«Gravi indizi di colpevolezza»
Di fronte all’emersione di questo scandalo, l’assessore alla Legalità della giunta Marino, Alfonso Sabella, ha fatto sapere che «li avevo denunciati tutti ad aprile. E per oggi li avevamo convocati per escluderli dalla gara del Giubileo». Funzionario e imprenditori, però, erano rimasti al loro posto ed erano riusciti a brigare in modo tale da portare a buon fine i loro propositi, visto che gli appalti erano stati assegnati, sebbene in via non definitiva. L’attività investigativa, infatti, si è sviluppata a settembre, evidenziando «gravi indizi di colpevolezza», si legge in una nota del Noe, a carico dei due imprenditori, Luigi Martella ed Alessio Ferrari.
Al funzionario di Roma 2mila euro in contanti
In particolare, gli investigatori hanno scoperto che, il 27 settembre, per turbare le gare d’appalto i due imprenditori hanno consegnato al funzionario del dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana, Ettore Lalli, 2mila euro in contanti in cambio di informazioni riservate sulle imprese invitate alle gare da circa un milione ciascuna. L’aggiudicazione parziale, effettuata dal Comune in data 9 ottobre, è stata poi bloccata dall’Anac alla vigilia degli arresti, il 13 ottobre, dopo che il presidente dell’Autorità Raffaele Cantone, aveva espresso parere contrario all’aggiudicazione definitiva ed il Comune non vi aveva proceduto.