Sinodo, il Papa apre ai “progressisti”: «La rigidità è contro la misericordia di Dio»

6 Ott 2015 13:01 - di Giacomo Fabi

Comincia all’insegna del botta e risposta, seppur foderato in parole di velluto come si conviene agli uomini di Chiesa, la seconda giornata del Sinodo sulla famiglia convocato da Papa Francesco. Se infatti la prima era stata istradata dall’introduzione del cardinale ungherese Peter Erdö, che ha giudicato immodificabile la Familiaris Consortio, l’esortazione con cui – 34 anni fa – Giovanni Paolo II confinò l’ipotesi della comunione agli sposati in seconde nozze a condizione che «convivessero come fratello e sorella». Una posizione che rischia di essere valutata particolarmente rigida da alcuni settori del Sinodo.

Al Sinodo si discute di famiglia e di omosessualità

Spiccano in tal senso le parole pronunciate dal cardinale Reinhard Marx, presidente della Conferenza episcopale tedesca, in un’intervista a Repubblica: «Il Sinodo – argomenta Marx – è un cammino, dobbiamo fare dei passi avanti, ma non può essere una ripetizione, non possiamo guardare indietro». Quanto alle presunte divisioni all’interno della Chiesa sul tema della famiglia, il porporato smentisce l’esistenza di una «polarizzazione»: «Questa – assicura – è la posizione dei media». Nessuno scontro, per il cardinale Marx, sembra profilarsi neppure sul controverso tema dell’omosessualità che «sarà al centro di una discussione specifica, che comprende anche pareri scientifici». Un’ultima riflessione il cardinale la dedica al coming out di monsignor Charamsa. Sul punto il porporato taglia corto: «Il caso non riguarda affatto il Sinodo”.

Ma i cardinali negano divisioni al loro interno

Ma sulle divisioni – reali o presunte – all’interno della Chiesa cadono le parole pronunciate dal Papa uscendo dalla chiesa di Santa Marta poco prima di recarsi al Sinodo. Parole cariche di significato profetico ma “politicamente” pesantissime dal momento che sembrano incoraggiare i cardinali più “aperturisti” rispetto ai temi oggetto del confronto interno: «Dove c’è il Signore – dice il Pontefice – c’è la misericordia. E Sant’Ambrogio aggiungeva: “E dove c’è la rigidità ci sono i suoi ministri”. La testardaggine che sfida la missione, che sfida la misericordia».

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