Storace sogna l’asse Meloni-Salvini. «Giorgia ha i numeri per fare il sindaco»

24 Ott 2015 11:15 - di Elsa Corsini

A tutto campo  tra battute ironiche, qualche spot e molta autostima. Intervistato da Giancarlo Perna su Libero Francesco Storace dice di non sentirsi un ex, «ho avuto le mie soddisfazioni, tutte sudate, non me ne frega niente di andare in Parlamento…». E infatti l’obiettivo dell’ex governatore del Lazio ed ex ministro della Sanità è più ambizioso. «Fare il sindaco di Roma è il sogno della mia vita», dice, ma è chiaro che non si tratta di una candidatura.

Storace sogna Roma

«Sono pronto a dare il mio pacchetto di voti a chi si assume l’onere di ridare l’onore alla destra» annuncia Storace. E strizza l’occhio alla Giorgia nazionale. «Meloni ha tutti i requisiti, Studia, passa ore a capire. È gagliarda come tutte le donne di destra, da Polverini a Santanchè». L’ex governatore fa il tifo per l’asse Meloni-Salvini per una destra sovranista, «un fronte che tuteli la sovranità nazionale contro Merkel, moneta unica, immigrazione». Storace dice di considerare la Meloni «una vera leader, nelle regionali del 2015 ha fatto per Fratelli d’Italia cento comizi. Ho ritrovato tra quella gente il mio mondo. Vorrei che i due si mettessero insieme, almeno politicamente…».

Berlusconi pensi a Milano

Storace non nasconde di essersi riposizionato su Berlusconi ma non fa sconti all’anziano Cavaliere che dovrebbe mettersi da parte. «Che si illuda ancora di essere centrale, è incredibile. Siamo circondati da Di Battista, Di Maio, dal quarantenne Renzi. Io stesso mi sento vecchio e lui intigna! Ma che faccia il sindaco di Milano…». Che cosa c’è di meglio? aggiunge Storace, che concludere da dove si è iniziato?». Non manca una stoccata velenosa a Gianni Alemanno. «Ha sbagliato molto. È stato anche incapace perfino di dedicare una strada ad Almirante», dice Storace che promuove Rutelli a miglior sindaco della Capitale degli ultimi vent’anni.

Renzi un biscazziere

Non è tenero con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che definisce un «biscazziere, un biscazzaro». Sta rottamando il vecchio Pci – chiede Perna – gli va riconosciuto. «Se fai una cosa nuova che è peggio della vecchia, che merito c’è? Renzi e il Pd vogliono solo il potere», dice Storace convinto che l’astro renziano sia in discesa. «La grande stampa sta orientando il dissenso su Renzi. Renzi è troppo napoleonico, e lo bastonano».

 

 

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