Anpi, antagonisti e soliti noti: «I fascisti e Salvini fuori dalla nostra Bologna»

2 Nov 2015 18:18 - di Redazione

Se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Vigili, attenti, puntuali come una cambiale. I Partigiani dell’Anpi non perdono la ghiotta occasione della kermesse di Matteo Salvini a Bologna l’8 novembre per dimostrare l’ottimo stato di salute e il sempreverde antifascismo militante.

La rabbia dell’Anpi

La presenza del centrodestra nel capoluogo emiliano non piace ai movimenti e alle associazioni di sinistra. In prima fila c’è l‘Anpi, che si è data appuntamento in piazza il 7 novembre per “vigilare” sulla vigilia. Mentre un’assemblea di forze diffuse è stata convocata il 7 e l’8 novembre per «dare lustro ai luoghi delle occupazioni cittadine». L’occasione è quella di commemorare la Battaglia di Porta Lame, celebrata spesso anche l’8 novembre. La Coalizione civica dell’ex Ds Mauro Zani ha affidato ai portavoce  la «grande indignazione per la manifestazione indetta da leghisti e neofascisti in Piazza Maggiore: è una grave offesa recata alla nostra città, medaglia d’oro della Resistenza». Il refrain è quello di sempre: «Non ci può essere spazio per le camicie verdi e brune della Lega Nord e di Casapound e non ci possono essere alibi politici per chi permette loro di occupare piazza Maggiore e di bivaccare davanti al Sacrario dei Caduti Partigiani, insultando così la memoria della Resistenza».

Centri sociali e no global

Oltre all’Anpi sono molte le sigle della sinistra dura e pura pronte a manifestare «pacificamente e democraticamente» contro il pericoloso Salvini. Per l’8 novembre è annunciato anche un concentramento in piazza XX Settembre, vicino alla stazione, indetto dall’assemblea delle sedicenti “forze della sinistra diffusa” che ha deciso di aderire all’iniziativa dell’Anpi al mattino. Occasione ghiotta anche per i centri sociali e tutta la galassia dell’estrema sinistra antagonista in cerca di riflettori: tra questi alcuni centri sgomberati e gli anarchici di Xm24 che hanno aderito al presidio del Coordinamento Migranti indetto per sabato davanti alla Prefettura.

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