Bologna tra attesa e aspettative: conto alla rovescia per la reunion del centrodestra

7 Nov 2015 11:08 - di Ginevra Sorrentino

Cav, Salvini e Meloni: Bologna è pronta alla reunion. Il centrodestra si ritrova in piazza nella “città delle due torri” ma nessuna bandiera di partito sventolerà sul palco: la parola d’ordine sarà “compattezza” da rivendicare in nome della battaglia a Matteo Renzi. Tutto è pronto: compreso l’assetto sicurezza stabilito per affrontare eventuali disordini già annunciati da diverse sigle degli antagonisti che si sono mobilitate contro la manifestazione del centrodestra: tra gli altri potrebbero far pesare la loro presenza i militanti di Hobo, il collettivo al quale appartengono alcuni degli indagati che hanno gravemente danneggiato,  esattamente un anno fa, la macchina su cui viaggiava Salvini a Bologna.

Cav, Salvini, Meloni: Bologna pronta alla reunion

Lega, Forza Italia e FdI sono pronti alla cruciale piazza di Bologna. Uno snodo al quale FI arriva con una compagine ben più corposa di quella delegazione istituzionale annunciata prima che Silvio Berlusconi confermasse la sua presenza. Dentro Forza Italia, la decisione dell’ex premier sembra aver convinto anche gli incerti dell’ultim’ora . E allora a Bologna, oltre a chi da giorni premeva per la presenza dell’ex Cavaliere, ci sarà una buona parte dei big azzurri, da Paolo Romani a Mariastella Gelmini, per una kermesse che, stando alle notizie filtrate in queste ore, dovrebbe essere aperta proprio dal leader di FI, seguito da Giorgia Meloni, e con Matteo Salvini in chiusura. L’appuntamento di Bologna non è decisivo, ma è l’inizio di un percorso che, non a caso, comincia da una piazza simbolica per un centrodestra unito. Un pulpito importante quello da cui Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini si apprestano ad affacciare, e che, in particolare, segna il “ritorno” in piazza del Cav dopo più di due anni dall’ultima grande manifestazione che si ricordi: quella di Bari, nell’aprile del 2013. Un Berlusconi, dunque, quello della vigilia, descritto come per nulla “impaurito”, né dalla “compresenza” scenica con Salvini, né da eventuali contestazioni. E del resto, in Forza Italia, come pure in FdI, sono diversi (da Marco Marin a Deborah Bergamini) a giudicare le critiche di Pd e centristi come il segno della «paura» di un centrodestra forte.

Il centrodestra scalda i motori

E allora, con coraggio e determinazione, i tre leader scaldano i motori per quella che sarà una lunga corsa alla conquista di un nuovo ruolo che il centrodestra può e deve tornare ad esecritare all’interno della compagine politica. E allora, non per niente, per la manifestazione di domenica, all’aggressivo titolo “Blocca Italia” da giorni ormai è subentrato lo slogan “Liberiamoci e ripartiamo”. Non a caso lo stesso Salvini, specialmente in queste ore, sta mostrando il suo volto più “dialogante”, sottolineando come la presenza di Berlusconi e della Meloni porti «compattezza», negando qualsiasi «subalternità» di Forza Italia alla Lega, e rilanciando l’importanza del proficuo dialogo in corso con FdI. «Mi aspetto una piazza strapiena», tra l’altro, ha sottolineato Salvini che, a Bologna, dovrà vedersela con rigide misure di sicurezza e con almeno 4 contro-manifestazioni organizzate dagli immancabili antagonisti.

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