Centrodestra alle scelte finali per le amministrative: ecco chi sono i candidati
Le primarie che il centrodestra non ha mai amato sono state sepolte una volta per tutte. Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si vedono per un’ora buona a Palazzo Grazioli e decidono che i nomi dei candidati sindaci di Roma, Milano, Torino, Bologna e Napoli li sceglieranno loro tre. A porte chiuse, altro che consultazioni. «Per la Capitale avrei pensato a un imprenditore, fuori dai partiti tradizionali. Alfio Marchini secondo me ha una marcia in più», ha subito tentato la fuga il Cavaliere, fingendo di ignorare il veto da tempo opposto dalla Meloni. Ed è a quel punto che la leader di Fratelli d’Italia si è impuntata. «Voi siete milanesi ma io Roma la conosco. Come faccio a portare in giro per le periferie questo che gioca a golfe a polo e frequenta i circoli bene? Ma vi è chiaro che è amico di Rutelli, che la sua famiglia da sempre è di sinistra, che finanziava l’Unità e oggi la fondazione di D’Alema? Io ve lo ripeto: non lo sosterrò mai. Avete un nome alternativo?». Salvini la affianca: «Io la penso come Giorgia, se lei si sfila e se dobbiamo decidere tutti insieme, allora dobbiamo cambiare strada». Se la Meloni accettasse, lui non avrebbe difficoltà a sostenerla, incalza. Ecco, appunto, ma lei accetta? La ex ministra della Gioventù nicchia, prende ancora tempo: «Io preferirei evitare, se si trovasse un altro nome sarebbe meglio, detto questo…» Detto questo, prima di accettare pretende garanzie.
Su Roma il centrodestra prende le distanze da Marchini
Soprattutto da Forza Italia, partito nel quale pezzi importanti a Roma, da Tajani a Giro, sono già schierati con Marchini. Con l’imprenditore – che per altro continua la campagna come nulla fosse, in piccoli ma affollati teatri cittadini di quartiere – si schiererebbero anche Raffaele Fitto e Luciano Ciocchetti. A Roma in favore di Giorgia Meloni si sta muovendo già una fetta dell’imprenditoria e delle categorie vicina alla destra. La sua campagna potrebbe aprirsi il 7 febbraio: è passata la sua proposta per dar vita a una nuova grande manifestazione di piazza (San Giovanni o del Popolo) dopo Bologna.
A inizio 2016 ci sarà una grande manifestazione popolare di centrodestra a Roma
A Milano invece il nome del direttore del Giornale Alessandro Sallusti, a dispetto delle sue resistenze, è l’unico rimasto in circolo. Per il resto, tutto in alto mare. A Torino la Lega ha lanciato il nome del notaio Alberto Morano, in contrapposizione al forzista Osvaldo Napoli. Più una mossa per strappare la candidatura sulla quale Salvini punta davvero, quella di Lucia Borgonzoni. Sulle città importanti ad ogni modo decideranno loro tre insieme, scrivono a fine incontro nella nota congiunta. Su quelle minori gli sherpa dei tre partiti, si legge su “la Repubblica”.