“Cristo nell’urina”: è l’arte targata Pd e patrocinata dal ministro Franceschini
Cristo immerso nell’urina: da non credere. La chiamano arte e guai a chi arriccia il naso. Dai propilei del Partenone alla foto artistica che ritrarre un crocifisso immerso in una vaso di urina. Il “capolavoro” potrà essere ammirato dal prossimo 21 novembre fino al 13 dicembre al Photolux Festival della rossa Lucca. Lo scatto è dell’americano Andres Serrano che ha immortalato una Cristo croce immersa nella pipì. Il fattaccio viene da lontano: era il 1987 quando negli Usa l’opera blasfema fece la sua prima apparizione suscitando una scia di polemiche e la reazione di due senatori repubblicani, Al D’Amato e Jesse Helms che portarono il dibattito nell’aula del Senato.
Cristo nell’urina
L’Italia segue quasi trent’anni dopo: è il Pd a recuperare l’imperdonabile distrazione promuovendo la mostra che gode del patrocinio del Ministero dei Beni culturali guidato da Dario Franceschini. Neanche a dirlo nei dépliant che pubblicizzano il Festival svetta il logo della Regione Toscana. La squallida creazione, Piss Christ, ha persino vinto un prestigioso premio interazione.
Rampelli: abominevole
«Abominevole», è il commento a caldo del capogruppo di Fratelli d’Italia-An alla Camera, Fabio Rampelli. «Anche in uno Stato laico, come il nostro, è inammissibile che il sentimento religioso sia fatto oggetto di offesa. La fotografia è oscena, ma ancora più oscena è la mancanza di sensibilità da parte di chi dovrebbe tutelare il sentimento religioso anche quando riguarda l’espressione artistica. Rampelli ricorda ai più distratti che viviamo in un Paese dove «già la maggioranza dei cristiani cattolici subisce, nel silenzio della comunità internazionale, le persecuzioni in tutto il mondo. E oggi devono subire offese anche in Patria». Il capogruppo di Fdi, che ha annunciato un’interrogazione, chiede al ministro Franceschini di ritirare il patrocinio dalla mostra di Lucca e si augura che l’“opera” venga ritirata.
La protesta della Lega
«È inammissibile – incalzano Manuel Vescovi ed Elisa Montemagni consiglieri regionali della Lega – che si sostengano iniziative di questo genere, dove vengono esposte opere che offendono pesantemente il cristianesimo. Un’opera che umilia Cristo e rende omaggio all’Islam». Gli esponenti del partito di Salvini invitano i cittadini toscani a unirsi alla protesta pacifica annunciata nel giorno dell’inaugurazione della mostra per difendere «le radici cristiane». Secondo il direttore del festival, Enrico Stefanelli, invece, l’opera ha pieno diritto a essere esposta all’insegna del laicismo e della libertà.
Le polemiche in Corsica
Poco più di un anno fa la fotografia venne esposta anche al Fesh Museum di Ajaccio, in Corsica. Le Figaro racconta che decine di fedeli cattolici si radunarono di fronte alla galleria per protestare contro l’opera. La massiccia protesta però non riuscì a smuovere dal suo intento il sindaco della città, che ha insistito perché l’opera di Serrano restasse esposta fino al 29 settembre 2o14, data già stabilita come termine della mostra.