Grande Guerra, un tappeto di pietre per onorare i caduti italiani

9 Nov 2015 19:55 - di Redazione

Sono 8.047 pietre, chiare e scure, una per ogni Comune d’Italia, a ricordare che cent’anni fa fu tutta la nazione, dalla Sicilia al Friuli, a offrire il proprio contributo di vite durante la Grande Guerra. Sono le pietre che compongono la ‘Piazza delle Pietre d’Italia’, tappeto lapideo realizzato nell’area adiacente la Casa della Terza Armata, al Sacrario militare di Redipuglia (Gorizia), dalla Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio in occasione del centenario della Grande Guerra. A inaugurare  la piazza, con l’accensione ufficiale delle luci che illuminano le fessure tra le pietre, sono stati il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti, la presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani, autorità civili e militari. “Nel centenario” della Grande Guerra “abbiamo pensato che, assieme al messaggio da lasciare ai giovani e alla memoria storica, non potevamo esimerci dal dare più dignità ai luoghi dove i nostri caduti sono ricordati” e Redipuglia “è il sacrario più importante, monumento solenne e austero”, ha detto Pinotti. Lotti ha da parte sua ha rimarcato che “dobbiamo continuare nel restauro dei nostri sacrari, oggi è il primo passo. Dobbiamo essere consapevoli che l’investimento vero e proprio dobbiamo farlo con i nostri ragazzi, figli e nipoti”, attraverso la scuola e l’insegnamento della storia, che permetterà loro di essere nel futuro i testimoni di quanto accadde cento anni fa e in tempi più recenti. La nuova ‘piazza’ è comunque un investimento importante per Redipuglia, per il restauro e il rilancio del Sacrario che sarà completato entro il 2017, e l’installazione segna al contempo l’avvio di un’ampia campagna di restauri conservativi dei Sacrari militari italiani. Sacrario che “per noi in Friuli Venezia Giulia è qualcosa che sentiamo con affetto, che portiamo un po’ sulla pelle, per i morti della nostra terra lì sepolti e per il legame intenso che abbiamo con la nostra patria”, ha ricordato la presidente della Regione, Serracchiani.

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