Imbarazzo della NATO: “la Turchia ha esagerato”. Mano tesa a Mosca
Nemmeno i più convinti nostalgici della Guerra fredda avrebbero immaginato che perfino i Dardanelli avrebbero rischiato di tornare ad essere una prima linea. È quello che potrebbe accadere se la crisi fra Turchia e Russia precipitasse: indietro alla guerra di Crimea, alla prima guerra mondiale e alla crisi dell’impero ottomano. È quello che i 28 ambasciatori della Nato hanno cercato di fare, smussando il più possibile lo scontro, nel loro incontro straordinario «di emergenza» richiesto dall’alleato turco. Mons, la sede dell’Alleanza Atlantica, è alle porte di Bruxelles, presidiata e paralizzata da quattro giorni a causa della minaccia terroristica: nessuno aveva voglia di aprire un nuovo fronte, oltre i già molti nei quali si combatte fra Siria e Turchia.
La crisi tra Turchia- Russia ennesimo fallimento di Obama e rompicapo per la NATO
La linea l’aveva data il presidente americano Barack Obama dalla Casa Bianca, poche ore prima, durante il suo incontro con Francois Hollande, il presidente francese: una critica dura alla Russia, accusata di continuare a cercare in Siria obiettivi diversi da quelli dell’Isis. Se davvero lo facessero con il Califfato, dice il presidente degli Stati Uniti, l’incidente «avrebbe avuto meno opportunità di accadere». Ma ora è necessario che turchi e russi incomincino a «parlare e raffreddare» la situazione. È la stessa linea adottata ieri sera dai 28 ambasciatori dell’Alleanza Atlantica: in qualche modo cerchiobottista. Il bombardiere russo è effettivamente entrato nello spazio aereo turco, ma solo per pochi secondi. I turchi avevano il diritto di difendere la loro sovranità ma «ci sono altri mezzi per risolvere questo genere d’incidenti», ha ammesso un alto funzionario dell’Alleanza atlantica.
Turchia ha esagerato: lo sostiene anche la NATO
In sostanza – scrive “il Sole 24 Ore” – i caccia turchi levatisi in volo per impedire lo sconfinamento, anziché sparare, avrebbero dovuto scortare il bombardiere russo fuori dallo spazio aereo turco. Di solito è così che si fa tra Paesi in buoni rapporti e con interessi comuni. Ma è difficile che, ordinando di sparare, le autorità turche non conoscessero la nazionalità dell’aereo intruso. La ragione principale della riunione di emergenza, ieri sera, era di ascoltare la versione turca dell’incidente al confine con la Siria. Almeno per il momento nessuno intende prendere posizioni politiche dure nei confronti della Russia, con la quale era in corso un lento riavvicinamento riguardo alla crisi ucraina. Ma la situazione è grave, la crisi potrebbe estendersi e peggiorare.