Niente vino, siamo iraniani. E l’Eliseo annulla il pranzo con il premier Rohani
Niente sesso, siamo inglesi. Anzi, niente vino, siamo iraniani. Proprio così. Ad ascoltare la prima radio di Francia, Rtl, il pranzo di lavoro previsto per il 17 novembre tra monsieur le président François Hollande e il premier iraniano Hassan Rohani è stato annullato. Colpa di Bacco e la storica visita in Francia del successore di Ahmadinejād rischia di trasformarsi in un boomerang diplomatico.
Salta il pranzo con Rohani
Problemi di protocollo. Ma soprattutto di menu. Stando alle ricostruzioni de le Figaro e della stampa d’Oltralpe, infatti, la delegazione iraniana avrebbe chiesto (anzi preteso) un menu hallal, cioè senza alcol, e Hollande avrebbe risposto picche in nome della laicità. E, probabilmente, della straripante tradizione vinicola francese. Una volta annullato il pranzo di lavoro, l’Eliseo avrebbe proposto a Rohani come soluzione alternativa un petit déjeuneur a base di caffé, frutta e croissant (che, a dispetto del nome, sono di origine rigorosamente turca). Niente da fare, anche in questo la risposta di Rohani è stata negativa: troppo “cheap”, avrebbero replicato. Alla fine non ci saranno né la colazione di lavoro né il petit déjeuner, spiega l’emittente francese, ma solo una riunione (tristissima) accompagnata da fiumi di acqua minerale durante la quale i due presidenti discuteranno della crisi iraniana.
L’allarme nucleare
Il 29 luglio scorso era stato il ministro degli Esteri francesi, Laurent Fabius, in visita a Teheran, a invitare il presidente Rohani, dopo che Hollande era stato il primo capo di Stato occidentale a incontrare un omologo iraniano a margine dell’assemblea generale delle Nazioni Unite. Un incontro strategico in un momento cruciale dei negoziati sul nucleare a un punto morto dopo anni dopo un decennio di tira e molla diplomatici.