Pensioni, il presidente dell’Inps fa il premier al posto di Renzi. E copia

2 Nov 2015 17:16 - di Karim Bruno

“Chi è Boeri? Il nuovo ministro del Lavoro? Il nuovo presidente del Consiglio? Mi pare che il professor Boeri sia solo il presidente dell’Inps. Non mi pare che nei programmi del governo ci sia quello che dice”. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, commentando con i giornalisti a Montecitorio le proposte del presidente dell’Inps Tito Boeri, tra cui quella di fare un prelievo anche sulle pensioni.  Colpire i privilegi va bene, ma c’è il rischio di colpire le pensioni calcolate con il metodo retributivo, finanche quelle da 1.300 euro  degli operai o degli impiegati. “Mi pare che queste comunicazioni che vengono date dal presidente dell’Inps portino sconcerto e preoccupazione nei pensionati italiani e che siano un modo di affrontare il problema della sostenibilità della gestione dell’Inps in maniera assolutamente impropria, assolutamente inappropriata e produttrice di stress nei nostri pensionati”, aggiunge Brunetta. “Credo che Boeri sia da censurare per queste dichiarazioni assolutamente inaccettabili che semmai dovrebbe fare il governo. Il governo se ne assumerà le responsabilità, ma non può il presidente dell’Inps fare queste dichiarazioni che mettono nello sconcerto, talvolta nella disperazione, i pensionati italiani”. ”

Pensioni e vitalizi, Meloni: la proposta di Boeri analoga alla nostra legge

Altro tema proposto da Boeri è la cancellazione dei vitalizi. Giorgia Meloni afferma: “Ora anche l’INPS, come Fratelli d’Italia fa da anni, sostiene la necessità di tagliare vitalizi e pensioni d’oro. Il presidente Tito Boeri propone in tv la revisione del cosiddetto coefficiente di trasformazione, per calcolare la pensione a partire dai contributi versati e dimezzare i vitalizi dei politici. Sono gli stessi principi della proposta di legge che Fratelli d’Italia ha depositato alla Camera nel giugno 2013, che prevede la revoca dei vitalizi e delle pensioni d’oro (oltre i 5000 euro) per le quali non si sono versati i necessari contributi. – ricorda la leader di FdI – Purtroppo gran parte del Parlamento e in particolare il PD di Matteo Renzi ha prima affossato e poi insabbiato questa legge”. “Mi auguro che dopo le dichiarazioni del presidente dell’INPS – conclude Meloni – il Parlamento voglia tornare a discutere della nostra proposta, che da mesi giace dimenticata in qualche polveroso cassetto della Commissione Lavoro di Montecitorio”.

 

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