Ronzulli chiarisce: «Forza Italia a Roma sosterrà Giorgia Meloni»
Qualcosa si muove sullo scacchiere romano: «Berlusconi ha semplicemente espresso simpatica verso Marchini in quanto imprenditore che da due anni si è impegnato politicamente per Roma. Di qui a dire che era un endorsement o che Marchini è il nostro candidato sindaco ce ne corre, anche perché Marchini ha dimostrato poca lungimiranza politica con l’intervista di ieri». Lo ha detto Licia Ronzulli di Forza Italia a Tgcom24. E ha chiarito: «Se Giorgia Meloni dovesse decidere di candidarsi come sindaco di Roma, ça va sans dire che il nostro candidato sarà lei, perché è segretario di un partito con cui Fi è alleata», ha poi detto. «Quindi se Giorgia Meloni si candida – ha ribadito Ronzulli – Forza Italia la sosterrà. Il punto fermo è che tutto il centrodestra si sieda intorno ad un tavolo e parli del programma e poi dei nomi. La coalizione di centrodestra si deve mettere intorno ad un tavolo e parlare innanzitutto di programmi e poi dopo di nomi. Ci deve essere innanzitutto la volontà di tenere unita la coalizione», ha sottolineato ancora la parlamentare di Fi.
Gasparri: a Roma occorre lavorare per una convergenza
«A Roma bisogna vincere per avviare una nuova stagione amministrativa o semplicemente partecipare? Il quesito è proprio questo. Molti si candidano, esplicitamente o sotto traccia, quando in questa fase bisognerebbe piuttosto lavorare per una convergenza tra forze di centrodestra e forze civiche per creare un’alternativa ai grillini e a una sinistra che ha ampiamente fallito. È chiaro che serve un rinnovamento, una svolta. Ma chi si illude di fare da solo sbaglia, sia esso soggetto civico o politico», ha detto da parte sua Maurizio Gasparri, senatore di Fi. «Qualcuno pensa di poter competere senza fare alleanze, e di ottenere comunque i voti di chi non considera o addirittura disprezza. Qualcun altro pensa invece di riuscire a supplire con la grinta alla necessità di numeri ampi e di una solida coalizione. Si ragioni con calma. Ci si trovi in occasioni di confronto. La presunzione autoreferenziale può portare a delusioni. Chi vuole candidarsi – prosegue – sia bene incollato con i piedi al terreno e si guardi allo specchio per essere consapevole della sua reale forza. Di questo e di altro mi sono confrontato con persone sagge come Antonio Tajani, registrando che, ancora una volta, la pensiamo allo stesso modo. Servono realismo e unità. Il resto alimenta risse che francamente interessano poco».