Usa: no al gender, no alla droga libera: gli elettori danno un calcio ai dem
Lo chiamano già il “Trump del Kentucky” e dopo la vittoria a sorpresa nell’elezione per il governatore dello Stato americano cui ha strappato la “corona blu” (democratica), il repubblicano Matt Bevin diventa il simbolo di un “martedì nero” per i democratici che hanno dovuto incassare un duro colpo in lungo e in largo negli Stati Uniti, con la bocciatura di proposte sulla legalizzazione della marijuana e di un decreto contro la discriminazione di genere. La cosa fa scattare un sonoro campanello d’allarme per quell’ereditaà politica del presidente Barack Obama diventata leitmotiv anche nelle campagne elettorali dei candidati nella corsa alla Casa Bianca. Su Bevin all’inizio non ci puntavano nemmeno i repubblicani. Il trionfo arriva infatti a meno di due anni da una cocente sconfitta per un seggio al Senato del Kentucky a vantaggio del veterano repubblicano Mitch McConnell adesso leader della maggioranza al Senato a Washington. Per quella corsa Bevin investì sette milioni di dollari. Proprio come Trump il businessman 48enne le campagne se le finanzia da sé. Oggi – si osserva – un effetto-Trump puoò aver contribuito alla vittoria dell’outsider con il 53% dei voti. Così i dem perdono in maniera clamorosa la guida del Kentucky ma registrano contemporaneamente anche una serie di sconfitte significative che di fatto vedono fiaccare la linea progressista dettata a livello federale dall’amministrazione Obama.
Niente droga nell’Ohio. No gender in Texas
Come il voto in Ohio con cui è stata respinta la proposta di legalizzare l’uso della marijuana a scopo ricreativo. La misura avrebbe consentito agli adulti di 21 anni e oltre di usare, acquistare o coltivare una certa quantità di cannabis. La proposta è stata respinta con il 65% di voti contrari e il 35% favorevoli ed è la prima consultazione in cui cioò accade dopo che la legalizzazione di cannabis è stata approvata in Colorado, Washington, Oregon, Alaska e District Columbia. Mentre a Houston, in Texas, è stato respinto un decreto che avrebbe impedito le discriminazioni contro i gay e transgender. Dopo una battaglia di 18 mesi, il decreto è stato respinto con il 61% dei voti contro il 39%. L’allarme è altissimo, a questo punto, per i democratici