Vladimir Putin è quello che Barack Obama non è stato: un leader globale

26 Nov 2015 12:55 - di Mario Aldo Stilton

Vladimir Putin. Ormai è lui e soltanto lui. Il leader russo s’è preso la scena. Abilità tattica e strategica: il mix che delinea ogni vera leadership. Putin è freddo. E si mostra razionale anche nella rabbia. Come per l’aggressione subìta da Ankara. Accanto ad Abd Allah II di Giordania e con lo sguardo più impenetrabile del solito, Putin ha sibilato: “è stata una pugnalata alle spalle“. Semplice, chiaro, comprensibile. Da tutti. Quando, negli anni a venire, si analizzeranno fatti e comportamenti che hanno prodotto la leadership di Vladimir Putin, non si potrà fare a meno di indicare, nell’attacco ingiustificato e ingiustificabile della Turchia di Erdogan e nella ferma e composta reazione russa, la sua genesi. Perchè è proprio questo il momento in cui l’Europa, anche la distratta e impaurita Europa accucciata sull’uscio di Washington, si accorge di quello che altri – Iran e Cina in testa – avevano già capito. La Russia di Putin è una potenza planetaria ed è perciò un interlocutore necessario. Obbligato. Per qualsivoglia controversia. Anzitutto per porre fine a questo misto di fanatismo, ignoranza e orrore cavalcato da un gruppo di tagliagole che sta terrorizzando le nostre vite. Volere o volare, la verità è che Vladimir Putin è ciò che Barack Obama non è stato. È chiaro negli obiettivi. E alle parole fa seguire i fatti. Dopo quasi due anni di bla-bla inutili e pure ridicoli da parte di americani ed europei, Putin ha stupito il mondo, e anche tanti nostrani benpensanti, attaccando militarmente l’Isis e i suoi avamposti del terrore. Deciso a distruggerli e consapevole del tributo di sangue che avrebbe dovuto pagare. Ma c’è di più. Vladimir Putin stato l’unico che ha messo il dito nella piaga putresente delle connivenze e degli aiuti economici che consentono a questo gruppo di criminali di spargere morte e dolore ovunque. La sua denuncia chiara e precisa sugli Stati “anche del G20” che sostengono l’Isis rifornendo i tagliagole di denaro e armi in cambio del petrolio che quelli estraggono ha fatto enorme clamore: perchè è una verità assoluta. Che nessuno, tanto meno Obama, aveva mai avuto il coraggio di dire. Ecco perciò la leadership: che nasce e si manifesta. E che nel momento più grave, nel giorno in cui subisce il colpo alle spalle da chi, in teoria, dovrebbe essere alleato, mantiene ferma barra e nervi. Una lezione per tutti.

 

 

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