Volkswagen, clamoroso risultato di mercato negli Usa: a ottobre +5,8%
Le vendite di Volkswagen negli Stati Uniti sono cresciute del 5,8% a ottobre nel primo test sul mercato dopo lo scandalo delle emissioni diesel che tiene conto dell’andamento su un intero mese. A fare da traino è il marchio Audi con un +17% mentre Vw ha archiviato un +0,2% grazie a una massiccia campagna di sconti e offerte che hanno minimizzato l’impatto negativo del dieselgate sulle vendite. In Italia, invece, il “diesel gate” ha avuto i suoi effetti negativi. Sebbene si parli di “un modesto impatto” sulle vendite sul mercato italiano di ottobre, limitato al gruppo Volkswagen. Lo sottolinea il Centro Studi Promotor. A pagare il prezzo più alto – secondo i dati del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture – è il brand Seat che registra un calo delle vendite dell’11,17%, mentre Volkswagen perde il 6,85% e Skoda lo 0,23%. Cresce invece Audi con un aumento del 18,06% delle consegne. Sull’argomento è tornata anche Angela Merkel intervenendo alla giornata della industria tedesca, promossa dalla Bdi. «Gli accadimenti in Volkswagen non cambiano il buon nome del Made in Germany». La cancelliera ha sollecitato ancora una volta «trasparenza e un veloce chiarimento», dicendosi però convinta che Vw procederà a farlo.
Nonostante il caso Volkswagen in Italia il mercato cresce
Regge invece il mercato automobilistico italiano. «Come avevamo anticipato il mercato italiano delle automobili continua a crescere. Questo dato è molto importante perché, nel nostro Paese, l’affaire Volkswagen non ha intaccato né la richiesta delle motorizzazioni diesel né la richiesta dei prodotti del gruppo tedesco. Questo rappresenta una importante iniezione di ottimismo infusa dal sistema dagli stessi consumatori». È il commento di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto. «Come ha avuto modo di dichiarare recentemente Sergio Marchionne, siamo sicuri che il gruppo Vw saprà affrontare quest’impasse e ne uscirà rafforzato», ha aggiunto Carlo Alberto Jura, presidente dei concessionari del gruppo Fca. Secondo Federauto «il clima di fiducia delle imprese e dei consumatori continua a migliorare e questo potrebbe significare che non vi sono interruzioni nel processo di consolidamento della ripresa del Paese». «La fase che attraversiamo è ricca di speranza e positività – conclude Pavan Bernacchi – ma sappiamo anche che è stato ed è ancora alto il contributo dei concessionari per sostenere le promozioni offerte al mercato per agganciare la domanda. Noi speriamo sempre che la legge di stabilità finanziaria per il 2016, su cui si è appena aperta la discussione in Parlamento, prenda finalmente in considerazione qualcuno dei temi di interesse del mondo dell’auto su cui abbiamo speso diverse proposte concrete. Alcune a costo zero per lo Stato».