Boldrini dà gli ordini ai deputati: «Subito le nozze gay e l’eutanasia»

16 Dic 2015 14:45 - di Gabriele Alberti

Non cessa di irritare la presidente della Camera Laura Boldrini ogni volta che parla. Due sono le sue “ossessioni”, due sono i temi che presidia come uno sceriffo: il primo, fare sfoggio di indigesto buonismo ogni volta si accenni all’ondata migratoria in atto; la seconda, i diritti civili, che per la presidente hanno una declinazione a senso unico: i diritti, gay e soprattutto le nozze omosessuali, con relatiuve adozioni. Capita così che, mentre il dibattito politico è in fermento sulle banche fallite e salvate, sul caos nel Pd, sul batti  e ribatti tra governo e opposizioni su temi cruciali per i risparmi e il futuro degli italiani, lei, donna Laura, “scenda” da un altro pianeta per dettare la “sua” agenda politica e dare qualche “consiglio ” al Parlamento in base al “Vangelo secondo Laura”.

Boldrini: il Parlamento si occupi delle nozze gay

Ecco il suo avvertimento ai parlamentari: «Io credo che il Parlamento sia molto indietro rispetto alla società e ritengo che non possa più nascondersi, non si possono lasciare soli i cittadini sui temi etici. Il Parlamento ha il dovere di occuparsi di ciò che i cittadini ritengono importante per la loro vita, dalle unioni civili al fine vita». Così parlò la Boldrini. Che i temi etici siano importanti è fuori da ogni dubbio. Ma l’etica ognuno se la coniuga a modo suo e agli italiani farebbe piacere se oltre alle sue “ossessioni”, ogni tanto la Boldrini pronunciasse qualche buona parola anche per chi è disperato, per chi è piombato sotto la soglia di povertà, per chi viene aggredito e ferito da migranti irregolari. Questo non accade mai. Anzi. Quando può dare contro alla sensibilità della maggioranza degli italiani, non fallisce un colpo. Prendiamo il caso scandaloso dell’arretramento culturale e religioso che si sta verificando in molte parti d’Italia in nome dell’integrazione. Ebbene, l’insensibilità della Boldrini raggiunge l’apice: «Sulla vicenda dei presepi c’è stata una bella dose di strumentalizzazioni. La sfida è nel trovare un equilibrio tra tradizioni e rispetto per quelle degli altri». Il problema che finge di non capire è che l’equilibrio da un pezzo si è spezzato, anche per colpa  di persone come lei. A nostro sfavore, naturalmente.

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